Connecting the Dots – Il Blog di Sara Borghi

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Perche’ Le Persone Mi Seguono Su Twitter?

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Una delle domande cruciali che generalmente si pone chi ha una presenza attiva su Twitter e’:

Ma perche’ le persone mi seguono?’

Un interessante post scritto dall’esperta di Social Media Kristi Hines pochi giorni fa, spiega come e’ possibile dare una risposta a questo quesito.

Come?

Analizzando le liste nelle quali siete inclusi su Twitter.

Qui di seguito condivido il procedimento che ho seguito per il mio profilo personale.

E’ molto semplice, servono soltanto 2 ingredienti 🙂

  • Excel 2010
  • Wordle, ovvero un simpatico tool online che permette di generare le cosidette “word clouds” partendo dal testo che viene fornito.

Ma andiamo con ordine.

Per prima cosa andate sul vostro profilo Twitter e cliccate sul numero indicato sopra ‘listed’ (nel mio caso 62) per visualizzare tutte le liste nelle quali siete stati inseriti:

Sara Borghi saraboargs

Qualora siate inseriti in centinaia se non migliaia di liste questa operazione pu’ richiere un po’ di tempo. Portate pazienza e continuate a scrollare fintanto che non raggiungete il link ‘Back to top’. 🙂

Dopo aver ottenuto l’elenco completo delle liste, evidenziatele tutte con il mouse e copiatele (CTRL + C).

Twitter Lists following saraboargs

Dopo aver fatto questa operazione, aprite un nuovo foglio Excel.

(nb. siccome utilizzo Excel in inglese riporto le indicazioni in lingua)

  • Andate su Paste > Paste Special > Text per incollare le liste senza alcun tipo di formattazione, in questo modo:

liste-twitter-excel

  • Andate ora sulla voce di menu ‘Data’ > Text to Columns. In ‘Convert to Text Columns’, selezionate ‘Delimited’ e poi fate click su ‘Next’. Selezionate ‘Other’ fra i Delimiters ed inserite  / nel box, poi fate click su ‘Next’. Per finire, nell’ultima schermata cliccate su ‘Finish’.
  • Rimuovete la colonna A.
  • Rimuovete le colonne da B a E.
  • A questo punto scrollate la lista e assicuratevi che ci sia almeno 1-2 righe vuote tra ogni nome. A volte le persone includono un / all’interno della descrizione della lista e tutto ciò che viene dopo sarà ancora nel foglio di calcolo – in questo caso basta semplicemente rimuovere quelli in cui ci si imbatte.
  • Salvate  il vostro foglio Excel.
  • Scrollate fino alla ultima voce nella colonna A e selezionatene tutti gli elementi dalla prima riga all’ultima. Premete F5 e nella schermata ‘Go to’, fate clic sul testo ‘Special’. In ‘Select’, selezionate ‘Blanks’ e fate clic su ‘OK’. Una volta che gli spazi vuoti vengono evidenziati, andate alla voce Home> Delete > Delete Cells > Shift Cells Up.
  • Ora il numero delle righe piene nel foglio Excel dovrebbe essere equivalente al numero di liste su Twitter.
  • Per finire, utilizzate l’opzione ‘Find and Replace’ per sostituire trattini (-) con uno spazio vuoto ().

Il risultato dovrebbe essere un elenco come questo:

lista-twitter-excel

Bene. Ora entra in gioco Wordle. E viene il bello 🙂

  • Aprite Wordle nel browser e cliccate su ‘Create’

Wordle  Beautiful Word Clouds

  • Copiate tutte le parole da Excel, incollatele in ‘Paste a bunch of text’ e fate clic su ‘Go’.
  • Lasciare eseguire Java se il vostro browser vi dà il prompt.
  • Nella sezione ‘Layout’, cambiate le parole massime a 50 ed utilizzate il layout ‘Mostly Horinzontal’.
  • In ‘Color’, cambiate la tavolozza dei colori in una di facile lettura.
  • In ‘Font’, modificate il font in uno di facile lettura.

Ora fate uno screenshot del vostro Wordle, quindi modificate l’immagine per mostrare solo la word cloud reale (io uso la versione gratuita di Jing, ma è possibile utilizzare qualsiasi altro strumento).

Questa e’ la word cloud delle liste Twitter in cui sono inclusa:

sara-twitter-list-crowd

I termini principali che emergono dalla mia cloud sono: ‘web marketing’, ‘travel’, ‘SEO’, ‘Australianz’. Quindi alla domanda ‘Perche’ la gente mi segue su Twitter?’ potrei rispondere che i miei followers mi ritengono una risorsa utile per quanto riguarda le aree sopracitate. Il che mi rende felice dal momento che:

  1. Lavoro nel web marketing, pricipalmente come SEO
  2. Sono appassionata di Travel
  3. Abito in Australia

…e queste sono le 3 principali aree della mia vita che cerco di fare emergere grazie alla mia presenza su Twitter.

Esiste quindi coerenza fra il mio obiettivo di comunicazione ed il riscontro ottenuto dei miei followers (tramite l’inclusione nelle liste).

Se la Word cloud delle mie ‘Twitter-liste’ mi avesse restituito termini completamente fuorvianti (o se mi fossi direttamente messa a piangere per la delusione 🙂 ), forse sarebbe stato opportuno fermarmi, riflettere e rivedere la mia comunicazione ed i miei obiettivi.

Ora tocca a voi!

  • Quale obiettivo vi proponete ogni volta che postate un aggiormento in 140 caratteri?
  • Cosa spinge le persone a seguirvi su Twitter?
  • A quali aree professionali/valori/luoghi/attivita’ siete associati?
  • A quali aree professionali/valori/luoghi/attivita’ volete essere associati?

Partire dall’analisi delle liste di Twitter puo’ essere un esercizio utile per dare risposta a queste domande 🙂

Written by saraboargs

dicembre 6, 2011 at 7:03 am

Come Creare una Community attorno alla Propria Pagina su Google+

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Qualche giorno fa ho messo in evidenza alcune fra le differenze fra le pagine Brand di Google+ e quelle dei suoi principali competitors, ovvero Facebook e Twitter.

google-plus

Una delle differenze principali, sta nell’impatto che Google+ (cosi’ come il tasto ‘+1’) avra’ per i risultati di ricerca di Google, il che rappresenta un elemento di grande attrattiva per brand che vogliano ottimizzare la propria presenza online.

Alla luce di questo, vorrei condividere alcuni consigli su come creare una comunity attorno alla propria pagina Google+, cogliendo le molteplici opportunita’ offerte da questa piattaforma per comunicare, interagire con i propri followers, e per analizzarne i comportamenti.

Eccole qui… senza un particolare ordine: 🙂

  • Sfruttate il vostro account su altri social media: Sebbene possa sembrare piuttosto ovvio, e’ essenziale informare i vostri followers su Twitter nonche’ i Fans su Facebook della vostra presenza su Google+, invitandoli ad aggiungervi fra i loro circoli. Anche scrivere un semplice post sul vostro blog in merito  puo’ servire da reminder a chi vi legge  a creare un profilo su Google+ ed utilizzare questo strumento per restare aggiornati in merito ai vostri prodotti/servizi e per comunicare con voi.  Non e’ detto che fatto questo tutti i vostri fans/followers gia’ presenti su Twitter o Facebook vorranno seguirvi anche su Google+, ma una tattica che puo’ sicuramente servire 🙂
  • Inserite il badge sul vostro sito: La principale ragione per la quale i vostri fans non interagiscono con voi sui social media è perché spesso non viene data loro l’opportunità di farlo. Aggiungendo il badge ufficiale , renderete loro molto più facile scoprirvi su Google+
  • Utilizzate il vostro account personale per chiedere ai vostri amici e conoscenti di aggiungere la vostra pagina ai loro circoli. Questo non solo vi consentiira’ di creare la base della vostra community, ma vi consentira’ di dare autorevolezza e credibilita’ alla pagina. Poiché la maggior parte dei vostri amici su G + sono più che disposti ad aggiungere la vostra pagina ai loro circoli, il numero di followers aumentera’ di conseguenza, il che aumenta la probabilita’ che altre persone vengano a scoprire la vostra pagina tramite le proprie connessioni (amicizie)
  • Utilizzate i Guest Post: scrivere articoli per altri siti/blog ha il beneficio di introdurvi a nuove community. Aggiungendo un semplice link verso la vostra pagina su G+ (ad esempio nella vostra bio, alla fine del post), potrete raggiungere un nuovo pubblico che molto probabilmente sara’ interessato alla vostra offerta
  • Utilizzate i contatti gia’ esistenti: Se siete gia’ presenti on-line da un po’ di tempo, dovreste aver sviluppato alcune relazioni nella vostra nicchia. Informate i blogger che conoscete della vostra nuova pagina su G + e poi chiedete loro se possono spargere la voce in merito alla vostra pagina. Ovviamente, ricambiate il favore facendo lo stesso per loro.
  • Interagite con altre Pagine su G+: Dal momento che le pagine sono così nuove, la maggior parte dei brand con una presenza su G+ non ha ancora potuto creare community numerose come quelle gia’ (da tempo?) attive su Twitter e Facebook. Pertanto, se interagite con altre pagine su G+, queste molto probabilmente si accorgeranno di voi. Ad esempio, ogni volta che una pagina che vi interessa posta qualcosa assicuratevi di essere fra i primi a commentare.  Dopo qualche tempo, altre pagine vi aggiungeranno nei propri circoli. Cio’ significa che vedranno tutti i vostri aggiornamenti, e’ sara’ piu’ facile per loro condividere i vostri contenuti con i loro followers
  • Fornite alle persone una ragione per seguirvi! Se pubblicherete i medesimi contenuti che postate su Facebook e Twitter, per quale motivo le persone dovrebbero perdere un’altra parte del loro prezioso tempo per seguirvi anche su G+? Quindi, cercate di trovare contenuti, format, idee diverse per la vostra pagina Google. SEOmoz per esempio ha creato una serie di video chiamata “Whiteboard+” che viene esclusivamente pubblicata sulla pagina G+ ufficiale dell’azienda. Fornendo contenuti esclusivi, le persone sono incentivate a seguire SEOMoz su G+… e questa puo’ persino essere la sola e unica ragione per creare un account! Un’idea potrebbe essere quella di creare delle sessioni Q&A… molto spesso i clienti hanno domande in merito ai vostri/servizi che non trovano facile risposta….tutto quello che dovete fare e’ dedicare 1 o 2 ore ad ogni sessione e rispondere alle domande in modo piu’ efficiente possibile. Questa tattica porta anche le persone ad interagire con la vostra pagina, e li rendera’ anche piu’ inclini a condividerne i contenuti.
  • Uno degli strumenti iu’ interessanti di Google+ si chiama ‘Ripples’. I Ripples permettono di visualizzare come i vostri contenuti vengono condivisi nel tempo, attraverso una timeline. Ad esempio, questo e’ il Ripples di un post condiviso da Mashable:

Google+-Mashable-Ripples

come potete vedere i post di Mashable (data l’autorevolezza del sito per tutto cio’ che riguarda i Social Media) sono in grado di raggiungere una audience vastissima senza aiuto di altri utenti. Tuttavia, una volta che un tale Michael Klems e GTGUG Buenos Aires hanno condiviso un determinato post, questo ha potuto raggiungere un pubblico totalmente nuovo. Grazie ai Ripples quindi, e’ possibile capire con chi e’ necessario interagire per incrementare ulteriormente il proprio reach. Il modo migliore per trovare degli influencers nella vostra nicchia e’ analizzando i post che vengono maggiormente condivisi. Una volta che li avete trovati, fate click sulla freccina che trovate nell’angolo in alto a destra del vostro post e selezionate ‘Ripples’. Dopodiche’ avrete davanti una immagine simile a quella di Mashable 🙂  Cercate persone come Michael Klems che vi possono aiutare a raggiungere una nuova audience. Una volta trovati, potete aggiungerli fra le vostre cerchie in veste di Pagina (attenzione pero’, loro devono avervi aggiunti in precedenza per poterlo fare) oppure atraverso il vostro account personale. Cercate inoltre di restare aggiornati in merito al tipo di contenuti che queste persone condividono/commentano, in modo tale da capire a cosa sono maggiormente interessati. Lo scolpo ultimo di tutto questo e’ creare relazioni e di avvicinarvi a queste persone, cosi’ che vengano a conoscenza dei vostri contenuti e siano piu’ inclini a promuoverli fra i propri circoli. Potete anche cercare  queste persone su Twitter/Linkedin ed interagire con loro anche in questi ambienti. Una  volta che avrete avviato la conversazione, e’ il momento di chiedere loro di promuovere i vostri contenuti… Come? Quando postate qualcosa su G+ che pensate possa essere di particolare interesse per qualche vostro follower, potete ‘taggarli’ nel post, semplicemente aggiungendo un ‘+’ prima del loro nome (e’ l’equivalente del ‘@ + username’ su Twitter)

  • Quando le persone vi aggiungono ai loro circoli, ricambiate il favore, aggiungendoli a loro volta. E’ un gesto minimo ma che dimostra ai vostri followers che siete interessati a loro. Create circoli diversi in base alle principali tipologie di followers, in modo tale da fornire contenuti mirati ad ogni singolo gruppo (che rispecchino i loro interessi, potete infatti gestire i post in modo tale che siano visibili solo a determinati circoli). Creare e condividere post con una audience piu’ mirata, puo’ portare a maggiori condivisioni, commenti e ‘+1’.
  • Se avete pochi followers, non mostrate il numero. Non rendendo esplicito il numero di followers, le persone possono avere meno ripensamenti in merito al seguire o meno la vostra pagina. Ad esempio, se io vedessi una pagina su G+ dedicata al SEO che ha 5 followers, sarei molto meno incline a seguirla rispetto ad una che ne abbia 500
  • Siate diversi! So che e’ un consiglio un po’ generico, ma puntare all’originalita’ puo’ dare molta visibilita’ alla vostra pagina, soprattutto in questa fase iniziale in cui pochi business sono gia’ attivi su G+. Se sarete in grado di creare qualcosa di veramente unico all’interno della vostra pagina, avrete una maggiore probabilita’ che i contenuti vengano condivisi e promossi non soltanto su Google+, ma anche in altri social networks, blog e siti web

Per finire, vi segnalo che ora e’ possibile gestire Twitter & Facebook direttamente dalla dashboard di Google+ grazie a 2 plugin per Google Chrome, ed aggiornare i 3 account da un unico account. Qui trovate il plug-in per Facebook , qui invece quello per Twitter.

Enjoy!

– Sara

image by Cordiaz2000

Written by saraboargs

novembre 28, 2011 at 6:02 am

Pubblicato su lavoro, work

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Google Plus Brand Pages – 15 Differenze Rispetto a Facebook e Twitter

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Oggi ho potuto approfondire maggiomente le funzionalita’ di Google Plus per le Pagine Brand. Questo mi ha permesso di delineare alcune differenze che la piattaforma ha rispetto ai suoi principali ‘concorrenti’, ovvero Facebook e Twitter.

In questo post, vorrei condividerne 15 che ho scoperto nel corso della giornata… ma se leggendo la lista ne avete altre che la possano integrare fatevi avanti 🙂

  • La piu’ banale: Google Plus – al momento – conta circa 40 milioni di utenti iscritti, rispetto agli 800 milioni di Facebook e ai 200 milioni di Twitter.
  • Contrariamente a Facebook, per ora non e’ possibile creare una vanity URL per la propria pagina, ma bisogna accontentarsi di una lunga serie di numeri. Lo stesso problema vale per gli account personali. Google non ha ancora emesso alcun tipo di informazione in merito a quando ciò potrebbe cambiare.
  • Diversamente da Facebook, è possibile modificare il nome della pagina business in qualsiasi momento. Tuttavia, qualora la pagina sia gia’ stata verificata (copiando ed incollando il codice fornito all’interno del proprio sito), il cambio di nome causerà la perdita della verifica, e sara’ necessario ripetere la procedura di validazione da principio.
  • Similmente a Facebook, anche se si accede alla pagina brand attraverso il proprio account personale, è tuttavia possibile scegliere se si vuole agire come individuo o come pagina business.
  • Attualmente non esiste alcun tipo di supporto per postare automaticamente su una pagina, cosa invece possibile per gli utenti di Facebook e Twitter tramite l’utilizzo di applicazioni terze. È tuttavia probabile che questo avvenga in futuro quando Google sviluppera’ la propria Google Plus API, tuttavia non ha ancora fornito particolari in merito.
  • E’ possible per una brand page aggiungere persone alle proprie cerchie, ma soltanto se la persona ha aggiunto la pagina stessa in precedenza. Questa è una buona mossa da parte di Google che sicuramente limitera’  comportamenti spam da parte di alcuni business che spesso non perdono occasione di bombardare gli utenti (specialmente su Twitter)
  • Di default, e’ possibile segmentare i propri customers nelle seguenti cerchie: VIPs, Customers, Following, and Team Members
  • Diversamente da Facebook, Google Plus e’ leggermente piu’ magnanimo qualora vengano fatti errori grammaticali nei post, o nel caso si decida di chiudere i commenti. E’ infatti possible modificare post e setting DOPO aver postato.
  • E’ molto piu’ difficile creare una pagina non-ufficialesu Facebook o Twitter. Facebook infatti respinge automaticamente qualsiasi nome di brand che sia gia utilizzato sulla piattaforma (e.g. Coca-Cola).  Tuttavia, agli albori, il processo di creazione di una pagina fan su Facebook era altrettanto caotico.
  • Google Plus ha il cosidetto ‘+1 button’, mentre Facebook ha il famoso ‘like’.
  • Google Plus offre gli ‘Hangouts’, mentre Facebook fornisce la video chat cosi’ come l’integrazione con Skype per poter realizzare video-conferenze/chat con i propri fan.
  • Google Plus utlizza le cerchie (‘Circles’), mentre Facebook offer la possibilita’ di creare le cosidette ‘liste’ di utenti.
  • La possiblita’ di aggiornare automaticamente Facebook e Twitter da Google Plus e’ in arrivo. Google – per ora – ha dato accesso alla propria Google Plus API esclusivamente ad alcuni developer, ma e’ probabile che entro poche settimane questo venga esteso a molti altri. Per saperne di piu’, vi consiglio di visitare la Google+ Platform per Developers – https://developers.google.com/+/overview . Se utilizzate Chrome, suggerisco inoltre di installare una delle mie applicazioni per Google Plus preferite, Publish Sync , che vi permette di aggiornare sia Facebook sia Twitter direttamente da Google Plus.
  • Sebbene una parte degli utenti social sia molto affezionata ai 140 di Twitter (me inclusa J ), Google Plus offre indubbiamente una piattaforma piu’ ricca e dettagliata sulla quale condividere contenuti. Postare foto e video su Twitter e’ ancora un processo tutto sommato macchinoso e per visualizzarli bisogna cliccare sul link e aspettare che la pagina, la foto, o il video si carichi. Google Plus ha il vantaggio dell’integrazione con YouTube, per i video, e Picasa, per le foto. Inoltre, chiunque puo’ prontamente commentare un post in Google Plus, e l’amministratore della pagina piu’ rispondere velocemente. In Twitter, questo tipo di comunicazione diventa una serie – a volte un po’ tediosa – di @username che vanno a invadere il feed degli altri followers, anche se non interessati alla conversazione.
  • Infine, Google non indicizza tutti i contenuti/post su Facebook, cosi’ come non utilizza piu Twitter all’interno dei risultati real time. Ma ovviamente, Google indicizza (e sempre piu’ lo fara) tutto cio’ che viene postato pubblicamente in Google Plus.

Written by saraboargs

novembre 10, 2011 at 12:07 PM

10 consigli per promuovere il vostro Hotel sui Social Media

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Le vacanze estive si avvicinano (e per alcuni mi sembra siano gia’ arrivate).

E se per chi parte esse costituiscono fonte di immensa felicita’, per gli albergatori possono rivelarsi una fonte stress e quesiti.

  • I miei ospiti saranno soddisfatti del proprio soggiorno?
  • Come posso attrarre piu’ clienti e fare  si di avere un ritorno l’anno prossimo?
  • Come posso utilizzare il web per dare maggiore visibilita’ alla mia offerta turistica?

In questi giorni ho messo insieme qualche consiglio che spero possa aiutare manager/gestori di hotel/b&b/ostelli a:

  1. promuovere il proprio business  a nuovi potenziali viaggiatori
  2. soddisfare i propri ospiti
  3. migliore l’immagine del proprio business
  4. migliorare l’interazione con i vostri ospiti

Come?

Attraverso un efficace utilizzo dei Social Media.

10 semplici idee che credo possano portare risultati concreti:

  • senza dover ricorrere a budget astronomici
  • evitando di spendere ore davanti ad uno schermo 🙂

Eccole qui, spero vi siano utili 🙂

  • Create un blog sul quale postare informazioni sulle attività, le attrazioni, i ristoranti, lo shopping, la vita notturna della vostra localita’. Un blog vi permette di fornire ai vostri ospiti suggerimenti  utili e sul cosa fare ed rappresenta inoltre una fonte costante di contenuti che e’ possibile diffondere su social network quali Facebook e Twitter.
  • Gestite la reputazione online dell’hotel, invitando i clienti ad scrivere recensioni su TripAdvisor, Google Places o altri siti web di stampo turistico che accettano recensioni. Assicurati di rispondere a tutte le revisioni e di  gestire il tuo profilo su questi siti (includendo una descrizione complete della struttura, immagini, telefono, indirizzo email). Non sottovalutate nessuno fra questi elementi, l’importanza delle immagini nel processo decisionale del turista e’ fondamentale. Scegliete solo immagini di alta qualita. Fate in mondo che la descrizione sia esaudiente e fornite un contatto email che monitorate regolarmente. Create un alert per ricevere notifiche via email ogni volta che il nome del vostro business viene menzionato online. E un alert per la vostra localita’.
  • Invitate gli ospiti a contattarvi su Facebook , esperimendo il proprio “like” sulla vostra pagina (nb: se ancora non avete una Pagina Facebok per il vostro business, e’ giunto il momento di crearla), ed invitateli a pubblicare le immagini dell’hotel e del loro viaggio all’interno della pagina. Suggerite loro di caricare le foto su Panoramio , social network fotografico, che essendo di proprieta’ di Google puo’ facilitare la scoperta di immagini legate al vostro hotel sul principale motore di ricerca.
  •  Interagite con altre strutture ed attrazioni locali tramite Twitter e Facebook, utilizzando ‘@’ unito al nome del  loro profilo. Questo contribuira’ ad aumentare il vostro livello di interazione e quindi a far crescere la vostra sfera di influenza online. Pensate come i vostri ospiti: collegatevi ad altre attrazioni e centri di informazioni turistiche tramite Facebook. Seguite centri benessere, ristoranti locali, parchi su Twitter.  Basterebbe dare un’occhiata veloce ad alcune pagine Facebook e molto spesso le richieste di alloggio sono lì pronte per essere afferrate.  Ipotizziamo un esempio: sulla pagina Facebook della città di Roma, una ragazza sta chiedendo consigli su cosa fare durante il proprio soggiorno. Opportunita’: Congratulatevi con lei per aver scelto  Roma come destinazione, includendo un link ad un post del vostro blog che presenta la “Top 10 delle cose da fare durante un weekend a Roma”. In questo modo è possibile iniziare un dialogo e dopo un paio di scambi lei potrebbe decidersi a prenotare un weekend presso il vostro albergo.
  • Premiate i vostri clienti. Gli incentivi motivano le persone (e.g. offrite un weekend gratuito in cambio della miglior foto del mese…)
  • Utilizzate strumenti quail Foursquare o Gowalla possono aiutarvi a dare visiblita’ al vostro hotel. Offrite un cocktail gratuito a chi dei vostri ospiti effettua il check- in online tramite uno fra questi 2 strumenti. Oppure un upgrade gratuito in base alla disponibilità (1 al giorno, ovviamente;)).
  • Trovate video interessanti e divertenti che abbiamo come oggetto la vostra destinazione e aggiungeteli al vostro canale YouTube. Create una sorta di video -guida per la vostra destinazione. Non dimenticate di complimentarvi con l’autore del video e informatelo del  fatto che avete aggiunto il suo video sul canale ufficiale del vostro hotel.
  • Riciclate i vostri contenuti sui vari social network. Le recensioni positive dovrebbero essere postate su Twitter e Facebook, così come gli articoli del vostro blog. Raccogliete le foto dei vostri ospiti da Picasa, Flickr e Panoramio e create un album su Facebook che le contenga tutte (se sono molte, potete creare piu’ album con temi diversi).
  • Lasciatevi aiutare da qualcuno che sia appassionato e pratico del web che vi aiuti aiuti a promuovere il vostro business social media.  Qualcuno che sia veloce e agile nell’interagire con gli strumenti di cui sopra e che abbia ottime capacita’ relazionali. E’ molto importante.
  • Uscite dagli schemi tradizionali. Sui Social Media, il senso dell’umorismo funziona meglio di  un approccio formale e convenzionale. Pensateci un attimo: qual è l’ultima cosa che avete letto o su cui avete cliccato su Facebook? Probailmente era divertente, interessante ed originale. Sui social, è questo che funziona …

Buona estate… e in bocca al lupo!

Sara

(*) questo post e’ stato liberamente tradotto  da Xotels blog

Compagnie aeree e Twitter

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Solo ieri Tnooz, ha pubblicato un’interessante articolo (con tanto di infografica)  che analizza l’utilizzo di Twitter da parte di varie compagnie aeree internazionali.

A quanto afferma il post, la compagnia brasiliana TAM è la più attiva in quanto a numero di tweet, ma non quella con il maggiore livello di engagement e interazione (secondo i dati  Eezeer di Aprile 2011).

Il nuovo report mensile (lanciato il mese scorso con i dati di Marzo 2011) che analizza l’attività sui social network dalle compagnie aeree di tutto il mondo ha visto TAM aumentare il numero di tweet  di 900 unita’, dai 1.819 di Marzo 2011 ai 2.795 nel mese di Aprile.

Delta invece, continua ad essere la compagnia menzionata piu’ frequentemente, collezionando circa 17.700 tweet al mese, un salto di quasi 2.000 tweet rispetto a Marzo.

Altri dati rivelano che solamente 27 compagnie aeree internazionali producono l’80% dei tweet relativi alla globalita’ delle  compagnie aeree internazionali.

Resta da chiedersi…qual’e’ l’argomento preponderante di questa macro-conversazione che avviene su Twitter relativa alle compagnies aeree?

Risposta: il customer service 🙂

Pare infatti che solo il 15% dei twitteri vada al di fuori di questo topic, e questo dato sembra attendibile: chi viaggia utlizza Twitter per condividere la propria esperienza, anche esprimendo commenti e opinioni (positivi e non) sui service providers con i quali viene a contatto. In questa ottica, ogni tweet diventa quindi una potenziale recensione.

Alla luce di questi dati, mi sono chiesta come si comporta la nostra compagnia di bandiera , nello specifico se sia al corrente di questa conversazione e se abbia in campo lo risorse per gestirla, parteciparvi, monitorarla e servire un servizio sempre migliore ai propri clienti.

Per rispondere a questa domanda, ho fatto un confronto con la compagnia americana Delta, che a quanto pare e’ pienamente all’interno del vortice social…

Diamo un’occhiata al come si presenta Delta nel proprio profilo Twitter:

delta

e a come intereagisce con i propri “ospiti” direttamente dalla timeline:

delta-twitter

Cosa possiamo osservare:

  • Delta ha creato (in aggiunta al proprio profilo ufficiale) un profilo dedicato esclusivamente al customer service, alla risoluzione dei problemi e alla interazione con i propri ospiti
  • Viene garantito un servizio efficiente 24h/24, 7 giorni su 7
  • Delta chiarifica immediatamente che qualora il tweet di un utente non venga immediatamente preso in considerazione, si ha la possibilita’ di contattare l’azienda tramite email o telefono
  • il tempo di risposta e’ impressionante (una media di 6/7 tweet all’ora)
  • il tono e’ amichevole, cordiale e omogeneo:
delta-3

Ora veniamo alla descrizione-profilo di Alitalia:

alitalia

AH! “la compagnia di bandiera italiana”…..mmmmmnon me n’ero accorta! …e poi? cosa puoi fare per me per migliorare la mia esperienza di viaggio?

vediamo ora la timeline:

alitalia-twittercosa possiamo osservare?

A questo punto mi sorge il quesito: non e’ che Delta abbia iniziato (o iniziera’) a rispondere anche ai customers di Alitalia?
Alla risposta affermativa non mi stupirei.
Pareto vince sempre 🙂

Written by saraboargs

Maggio 10, 2011 at 5:17 am

5 Strategie Social Vincenti nel Turismo

with 3 comments

Recentemente mi sono chiesta quale sia lo stato dell’arte nell’utilizzo dei Social Media da parte di DMO e più in generale di aziende di settore (Destination Management Organisations), cercando di scovare qualche case study vincente.

La ricerca mi ha messo davanti ad alcuni esempi affascinanti di strategie social che vorrei condividere con voi 🙂

Visit Norway e l’integrazione con Facebook

socialmediacampaigns_visitnorway

Oltre ad essere uno dei migliori siti di DMO dal punto di vista del design, il team di Visit Norway (@visitnorway) ha fatto un lavoro notevole  a livello di integrazione di strumenti di social all’interno del sito ufficiale.

Link social, la presenza del  bottone “Like” di Facebook, video e commenti di Facebook (vedi sopra) creano un vero senso di connessione tra il sito e la presenza social di Visit Norway.

Certo, sembra facile, ma si tratta di una passo che ancora manca a moltissimi siti turistici (date un’occhiata al vostro sito e poi segnate quante fra le caratteristiche social sopra citate sono presenti 🙂 )

In più, Visit Norway va oltre, offrendo ai visitatori del sito uno strumento di embed, che permette loro di incorporare contenuti del sito direttamente all’interno del proprio blog o wall di Facebook.

Dal punto di vista dell’integrazione sociale, Visit Norway è sicuramente all’avanguardia.

Visit Britain Top 50 Places

Prendete Facebook Places, aggiungete qualche statistica geo-social, eliminate la tentazione di ricostruire la versione Facebook della vostra DMO della e otterrete la campagna social di Visit Britain chiamata “Top 50 UK Places”.

visit-britain-social-media

Ciò che rende vincente questa campagna è la prospettiva adottata da Visit Britain.

A prima vista, la Top 50 tab sembrerebbe essere un prodotto unico ed esclusivo di “Love UK” (il brand ufficiale di Facebook per Visit Britain), ma in realtà si tratta di un intelligente mashup di dati API di Facebook .

La genialata di questa strategia è che invece di cercare di costruire una nuova community (e stimolando nuovi check-in), Visit Britain  ha semplicemente sfruttato i ‘like’ e i ‘check-in ‘ di altre  località/attrazioni locali riproponendoli come propri.

Toronto Pearson International Airport & Facebook Places

Il Toronto Pearson è un aeroporto straordinario per il viaggiatore medio … wifi gratuito, spazio libero e dall’inizio l’inizio di febbraio, libero accesso al lounge.

Per spingere i visitatori a diventare fan della pagina Facebook ufficiale e ad effettuare check-in, l’aeroporto ha recentemente creato una promozione geo-social per i viaggiatori che effettuano il  check-in in aeroporto.

toronto-pearson-facebook-campaign

Ricompensa … accesso gratuito al Plaza Premium Lounge! 🙂

Sì, il Toronto Pearson non solo offre wifi gratuito, ma anche premium lounge senza alcun tipo di affiliazione con compagnie aeree. Ciò significa che è possibile pagare 30$ per 2 ore di tempo produttivo in attesa del proprio volo.

O, se si effettua il check-in via  Facebook Places, accesso scontato (o addirittura libero).

Geniale 🙂

KLM Surprises Campaign

KLM è indubbiamente uno dei marchi più innovativi per quanto riguarda la comunicazione social. E non solo nel turismo, ma per qualsiasi settore.

Il video “Fly For Fortune”, la campagna “Facebook Luggage Tag”, l’attivissimo account Twitter sono case studies molto avvincenti di social media marketing. Si potrebbe scrivere un post intero solo sulle campagne social di KLM. Tuttavia oggi vorrei concentrarmi sulla esecuzione di “KLM Surprises”.

Come funziona?

  • Chi viaggia effettua un check-in (con Foursquare) in una delle svariate location KLM presso l’aeroporto di Amsterdam Schiphol.
  • Fatto ciò, il team social media KLM connette il profilo Foursquare del viaggiatore con altri profili pubblici sociali (Facebook, LinkedIn, ecc) per stabilire quali siano gli interessi specifici di quella persona.
  • Infine, il team si occupa di trovare un regalo rilevante e significativo da dare al viaggiatore

Ah, Il tutto in un paio di orette!

Sorprese dal team KLM fin’ora hanno incluso: champagne, un orologio Nike , specialità eno-gastronomiche olandesi… e anche una guida di New York con lista dei pub che facessero vedere una partita di calcio olandese ha per un fanatico tifoso in rotta per la Grande Mela.

Inspired by Iceland

Come si fa a risollevarsi dopo un mese intero di non-stop di copertura mediatica dovuta alla violenta eruzione vulcanica ?

Semplice!

Si chiede aiuto ai cittadini per raccontare potenziali visitatori per quali motivi dovrebbero visitare in Islanda.

inspired-by-iceland

Inspired by Iceland” è una vera e propria campagna sociale: è stato anche realizzato un sito fantastico appositamente per la campagna con tanto di video e testimonianze, ma ciò che è veramente innovativo è stata la partecipazione da parte del governo islandese.

Il 3 giugno 2010 i residenti dell’Islanda, assieme a Visit Island e varie organizzazioni turistiche, tra le quali Icelandair, si sono radunate online per dimostrare il proprio sostegno alla campagna.

Durante l’iniziativa, i partecipanti hanno inviato messaggi di sostegno e amore per la propria terra d’origine, fornendo ai potenziali visitatori motivazioni per visitare il paese, raccontando ciò che più amano dell’Islanda e mostrando il reale impatto dell’eruzione vulcanica.

Una vera campagna sociale per il turismo.

Se avete in mente altri esempi/case studies da condividere, a voi i commenti 🙂

Sara

Utilizzare Twitter per Viaggiare (ovvero il mio primo eBook!)

with one comment

Hello People!

…si, sono rientrata da Londra,  dove ho trascorso alcuni giorni che mi hanno veramente elettrizzata: partecipare al WTM è stata un’esperienza che credo mi ricorderò molto a lungo e che mi ha dato tanta tanta carica e voglia di fare!

…vi racconterò tutto in un post che scriverò nei prossimi giorni, quando avrò metabolizzato ed organizzato mentalmente le conoscenze acquisite ed i contenuti di queste intense giornate!

Comunque, sull’onda dell’entusiasmo, ho deciso che stasera è arrivato il momento di condividere con voi il mio primo eBook (sperando non sia l’ultimo!) al quale ho lavorato nel corso delle ultime 2 settimane…quindi boys and girls, ladies and gentlemen, lettori affezionati al mio blogghino, ecco a voi:

” Twitter per Viaggiare – Yes We Can!”

Come avrete facilmente intuito dal titolo,  si tratta di una mini-guida, nella quale tento di spiegare come è possibile utilizzare la rinomata piattaforma di micro-blogging per pianificare in modo semplice, economico ed efficiente i propri viaggi.

Dopo essermi documentata per alcuni giorni online, ho cercato di raccogliere quante più informazioni possibili in merito a questo tema, ed il risultato lo potete liberamente scaricare cliccando sull’immagine qui sotto:

twitter per Viaggiare - eBook

Grazie a queste poche pagine, spero di dimostrare anche a voi le incredibili potenzialità che ha (e che avrà sempre di più) Twitter come strumento di travel-planning e, soprattutto di raccogliere spunti, considerazioni e ovviamente consigli per ampliare ulteriormente il tema in futuro! Nel corso della stesura, mi sono resa conto di quanti aspetti possono essere approfonditi, oltre che analizzati dal punto di vista di chi vuole invece conquistarli, i turisti  :).

Enjoy… e aspetto con ansia i vostri feedback!

Buon weekend!

Sara

Creative Commons License
Twitter per Viaggiare – Yes We Can! by Sara Borghi is licensed under a Creative Commons Attribuzione-Non commerciale 2.5 Italia License.

Written by saraboargs

novembre 14, 2009 at 7:35 PM

Accordo Twitter-Microsoft-Google: implicazioni per il Turismo Online

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Proprio ieri è apparsa la notizia che Motore di Ricerca Microsoft Bing ha stipulato un accordo con Twitter per fare si che i tweets (i micro post da 140 caratteri che hanno reso famoso questo social network) vengano inclusi nei risultati di ricerca. Microsoft ha annunciato l’accordo sul palco del Web 2.0 Summit. Questo accordo (non esclusivo) ha reso facile per Google ribattere l’annuncio fatto da Bing uscendo con la notizia che anche loro si impegneranno a mostrare i Tweets nei risultati di ricerca.

Ieri sera mi chiedevo, ma quali saranno le ripercussioni di questi accordi per l’industria turistica?

Beh, la prima cosa che mi viene da pensare è ormai i tweets non sarannno più solo per i “followers” (chi “segue” gli aggiornamenti di stato). Le destinazioni di viaggio e le imprese turistiche dovranno produrre tweets e link pertinenti per poter beneficiare di una maggiore visibilità quando gli utenti effettuano ricerche, indipendentemente dal fatto che essi siano registrati o meno su Twitter, proprio perchè i tweet inizieranno ad apparire nei risultati di ricerca.

Quindi a mio avviso, questa novità potrebbe (e dovrebbe) rappresentare un ulteriore incentivo per gli operatori turistici a twittare :).

Twitter su Bing

Utilizzando http://bing.com/twitter (non ancora attivo) Bing mostrerà risultati di ricerca real time ricavati dalla streamline globale di Twitter. Microsoft ha inoltre annunciato che presto anche gli aggiornamenti di status di Facebook saranno anche presenti sul motore di ricerca.

La cosa interessante è che a quanto pare leggendo qualcuna delle numerose risorse che già bombardano l’argomento, è che la pagina dei risultati di Bing mostra il titolo del link del tweet e seleziona i tweet presentandoli con la foto dell’avatar e con il testo intero del tweet:

bing-twitter

Twitter su Google

Beh, prima o poi sarebbe successo 🙂 era atteso da troppo tempo. Sembra infatti che anche Google e Twitter abbiano raggiunto un accordo finanziario che risulterà dunque nell’introduzione dei tweet fra i risultati delle SERP.

Questo è quanto riportato dal blog di Google sull’accordo novità:

“Given this new type of information and its value to search, we are very excited to announce that we have reached an agreement with Twitter to include their updates in our search results. We believe that our search results and user experience will greatly benefit from the inclusion of this up-to-the-minute data, and we look forward to having a product that showcases how tweets can make search better in the coming months.”

Come verranno presentati i Tweets nei risultati della ricerca ancora non è noto.

Alcuni utenti di Firefox già utilizzano uno script di Greasemonkey che incorpora i risultati della ricerca effettuata su Twitter nella parte superiore di ogni risultato di ricerca di Google, come illustrato di seguito:

Twitter_Google

Google stesso, all’interno del proprio blog, ha sottolineato l’importanza per destinazioni e per gli operatori  turistici di utilizzare la piattaforma Twitter:

“The next time you search for something that can be aided by a real-time observation, say, snow conditions at your favorite ski resort, you’ll find tweets from other users who are there and sharing the latest and greatest information.”

Possibili impatti di queste innovazioni:

* l’ “Here and Now” Web (Web 3.0) è veramente arrivato. I risultati della ricerca in real time così come quelli prodotti in base alla propria collocazione geografica assumeranno importanza sempre maggiore.
* Twitter crescerà in termini di utilizzo, nel momento in cui i tweet inizieranno ad avere maggiore visibilità al di fuori della “Twittersfera”.
* Avrà inizio un processo di innovazione per quanto riguarda i Motori di Ricerca nel momento in cui dovranno affrontare il problema di identificare i tweet rilevanti da quelli spam…
* Infine,con l’introduzione dei risultati di Twitter, Google e Microsoft dovranno ripensare i propri algoritmi e determinare quanta importanza relativa dare ai tweets.

E voi, che ne pensate?

Written by saraboargs

ottobre 22, 2009 at 12:33 PM

Pubblicato su travel, work

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giochicchiando con Hyatt Concierge…

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Ciao!

Lo spunto per il posto di stasera è nato dall’aver scoperto che la catena di hotel Hyatt ha aperto proprio oggi il proprio account ufficiale su Twitter, @HyattConcierge.

Come si può intuire dal nome stesso svolgerà una vera e propria funzione di Concierge, in altre parole Assistente Personale, Genio della Lampada, Galoppino al servizio delle richieste più impensabili degli ospiti :).

Come fuziona: Tramite questo account, integrato in modo tale da risultare unico per TUTTE le proprietà Hyatt dislocate sulla faccia della Terra, verrà utilizzato per rispondere 24h/24 e 7g/7 alle richieste più contingenti degli utenti/clienti, che potranno (in 140 caratteri) porre le richieste più varie e ricevere una risposta praticamente immediata…con un semplice scambio di tweet!

Ecco uno screenshot, così vi fate un’idea:

hyatt_concierge

Cavolo…”anch’io voglio provare!”, ovvio, se non vedo non credo :)!

Quindi:

– ho cercato sul sito di Hyatt se hanno propiertà in Italia. ce l’hanno. Naturalmente a Milano, qui:

– mi sono loggata su twitter e ho formulato la richiesta. Ecco questo è stato il momento più critico…
non è che posso domandare al concierge di un hotel di lusso dov’è il Burger King più vicino al Park Hyatt Milan :):).

Alla fine ho optato per questa:

hyatt_concierge

– ho aspettato circa 5 minuti, nel mentre ho fatto una telefonata

– ho “refreshato” Twitter e… c’era lui, proprio lui, Mr. Concierge, che con i suoi 140 caratteri mi ha gentilmente consigliato:

hyatt_concierge

MITICO! Caspita per un attimo ho pure pensato che mi fiondassero sotto casa una Aston Martin con dentro Eminem e Puff Daddy :):) .

Scherzi a parte, è stato simpatico ed è una gran trovata da parte di Hyatt (anche se il Sushi di Armani magari lo vedrò tra qualche annetto… sono anche tentata dal leggere tutte le recensioni che trovo…e se Consergio mi ha consigliato male…)

Baci!

p.s.: la parola Concierge ho imparato a scriverla stasera…però è uno di quei termini che se sai scrivere mettendo
in fila le lettere nel modo giusto da una certa soddisfazione :)) ok, lo so…è tardi dai… notte 🙂

Written by saraboargs

Maggio 18, 2009 at 10:27 PM

Twitter e Scuola…si può fare!

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Ciao 😀

come va?

Questa sera volevo brevemente condividere con voi un esperimento molto interessante.

Ha a che fare con un potenziale utilizzo di Twitter (la piattaforma di Micro-blogging) come strumento educativo/scolastico, che spero davvero prenda piede anche in Italia, sarebbe fichissimo.

Dunque, protagonista del video è una Professoressa americana di Storia (alla UT di Dallas), Monica Rankin, desiderosa di trovare un modo efficace per poter raggiungere un maggior numero di studenti con le proprie lezioni, nonchè coinvolgerli attivamente nelle discussioni sia in classe così come fuori dall’aula.

Un bel giorno venne a conoscenza di Twitter… ed è riuscita ad inventarsi proprio una bella idea.

Beccatevi il video (no worries,è corto…:) ):

Notte!

Written by saraboargs

Maggio 11, 2009 at 7:36 PM

Pubblicato su varie

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