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Come Creare una Community attorno alla Propria Pagina su Google+
Qualche giorno fa ho messo in evidenza alcune fra le differenze fra le pagine Brand di Google+ e quelle dei suoi principali competitors, ovvero Facebook e Twitter.
Una delle differenze principali, sta nell’impatto che Google+ (cosi’ come il tasto ‘+1’) avra’ per i risultati di ricerca di Google, il che rappresenta un elemento di grande attrattiva per brand che vogliano ottimizzare la propria presenza online.
Alla luce di questo, vorrei condividere alcuni consigli su come creare una comunity attorno alla propria pagina Google+, cogliendo le molteplici opportunita’ offerte da questa piattaforma per comunicare, interagire con i propri followers, e per analizzarne i comportamenti.
Eccole qui… senza un particolare ordine: 🙂
- Sfruttate il vostro account su altri social media: Sebbene possa sembrare piuttosto ovvio, e’ essenziale informare i vostri followers su Twitter nonche’ i Fans su Facebook della vostra presenza su Google+, invitandoli ad aggiungervi fra i loro circoli. Anche scrivere un semplice post sul vostro blog in merito puo’ servire da reminder a chi vi legge a creare un profilo su Google+ ed utilizzare questo strumento per restare aggiornati in merito ai vostri prodotti/servizi e per comunicare con voi. Non e’ detto che fatto questo tutti i vostri fans/followers gia’ presenti su Twitter o Facebook vorranno seguirvi anche su Google+, ma una tattica che puo’ sicuramente servire 🙂
- Inserite il badge sul vostro sito: La principale ragione per la quale i vostri fans non interagiscono con voi sui social media è perché spesso non viene data loro l’opportunità di farlo. Aggiungendo il badge ufficiale , renderete loro molto più facile scoprirvi su Google+
- Utilizzate il vostro account personale per chiedere ai vostri amici e conoscenti di aggiungere la vostra pagina ai loro circoli. Questo non solo vi consentiira’ di creare la base della vostra community, ma vi consentira’ di dare autorevolezza e credibilita’ alla pagina. Poiché la maggior parte dei vostri amici su G + sono più che disposti ad aggiungere la vostra pagina ai loro circoli, il numero di followers aumentera’ di conseguenza, il che aumenta la probabilita’ che altre persone vengano a scoprire la vostra pagina tramite le proprie connessioni (amicizie)
- Utilizzate i Guest Post: scrivere articoli per altri siti/blog ha il beneficio di introdurvi a nuove community. Aggiungendo un semplice link verso la vostra pagina su G+ (ad esempio nella vostra bio, alla fine del post), potrete raggiungere un nuovo pubblico che molto probabilmente sara’ interessato alla vostra offerta
- Utilizzate i contatti gia’ esistenti: Se siete gia’ presenti on-line da un po’ di tempo, dovreste aver sviluppato alcune relazioni nella vostra nicchia. Informate i blogger che conoscete della vostra nuova pagina su G + e poi chiedete loro se possono spargere la voce in merito alla vostra pagina. Ovviamente, ricambiate il favore facendo lo stesso per loro.
- Interagite con altre Pagine su G+: Dal momento che le pagine sono così nuove, la maggior parte dei brand con una presenza su G+ non ha ancora potuto creare community numerose come quelle gia’ (da tempo?) attive su Twitter e Facebook. Pertanto, se interagite con altre pagine su G+, queste molto probabilmente si accorgeranno di voi. Ad esempio, ogni volta che una pagina che vi interessa posta qualcosa assicuratevi di essere fra i primi a commentare. Dopo qualche tempo, altre pagine vi aggiungeranno nei propri circoli. Cio’ significa che vedranno tutti i vostri aggiornamenti, e’ sara’ piu’ facile per loro condividere i vostri contenuti con i loro followers
- Fornite alle persone una ragione per seguirvi! Se pubblicherete i medesimi contenuti che postate su Facebook e Twitter, per quale motivo le persone dovrebbero perdere un’altra parte del loro prezioso tempo per seguirvi anche su G+? Quindi, cercate di trovare contenuti, format, idee diverse per la vostra pagina Google. SEOmoz per esempio ha creato una serie di video chiamata “Whiteboard+” che viene esclusivamente pubblicata sulla pagina G+ ufficiale dell’azienda. Fornendo contenuti esclusivi, le persone sono incentivate a seguire SEOMoz su G+… e questa puo’ persino essere la sola e unica ragione per creare un account! Un’idea potrebbe essere quella di creare delle sessioni Q&A… molto spesso i clienti hanno domande in merito ai vostri/servizi che non trovano facile risposta….tutto quello che dovete fare e’ dedicare 1 o 2 ore ad ogni sessione e rispondere alle domande in modo piu’ efficiente possibile. Questa tattica porta anche le persone ad interagire con la vostra pagina, e li rendera’ anche piu’ inclini a condividerne i contenuti.
- Uno degli strumenti iu’ interessanti di Google+ si chiama ‘Ripples’. I Ripples permettono di visualizzare come i vostri contenuti vengono condivisi nel tempo, attraverso una timeline. Ad esempio, questo e’ il Ripples di un post condiviso da Mashable:
come potete vedere i post di Mashable (data l’autorevolezza del sito per tutto cio’ che riguarda i Social Media) sono in grado di raggiungere una audience vastissima senza aiuto di altri utenti. Tuttavia, una volta che un tale Michael Klems e GTGUG Buenos Aires hanno condiviso un determinato post, questo ha potuto raggiungere un pubblico totalmente nuovo. Grazie ai Ripples quindi, e’ possibile capire con chi e’ necessario interagire per incrementare ulteriormente il proprio reach. Il modo migliore per trovare degli influencers nella vostra nicchia e’ analizzando i post che vengono maggiormente condivisi. Una volta che li avete trovati, fate click sulla freccina che trovate nell’angolo in alto a destra del vostro post e selezionate ‘Ripples’. Dopodiche’ avrete davanti una immagine simile a quella di Mashable 🙂 Cercate persone come Michael Klems che vi possono aiutare a raggiungere una nuova audience. Una volta trovati, potete aggiungerli fra le vostre cerchie in veste di Pagina (attenzione pero’, loro devono avervi aggiunti in precedenza per poterlo fare) oppure atraverso il vostro account personale. Cercate inoltre di restare aggiornati in merito al tipo di contenuti che queste persone condividono/commentano, in modo tale da capire a cosa sono maggiormente interessati. Lo scolpo ultimo di tutto questo e’ creare relazioni e di avvicinarvi a queste persone, cosi’ che vengano a conoscenza dei vostri contenuti e siano piu’ inclini a promuoverli fra i propri circoli. Potete anche cercare queste persone su Twitter/Linkedin ed interagire con loro anche in questi ambienti. Una volta che avrete avviato la conversazione, e’ il momento di chiedere loro di promuovere i vostri contenuti… Come? Quando postate qualcosa su G+ che pensate possa essere di particolare interesse per qualche vostro follower, potete ‘taggarli’ nel post, semplicemente aggiungendo un ‘+’ prima del loro nome (e’ l’equivalente del ‘@ + username’ su Twitter)
- Quando le persone vi aggiungono ai loro circoli, ricambiate il favore, aggiungendoli a loro volta. E’ un gesto minimo ma che dimostra ai vostri followers che siete interessati a loro. Create circoli diversi in base alle principali tipologie di followers, in modo tale da fornire contenuti mirati ad ogni singolo gruppo (che rispecchino i loro interessi, potete infatti gestire i post in modo tale che siano visibili solo a determinati circoli). Creare e condividere post con una audience piu’ mirata, puo’ portare a maggiori condivisioni, commenti e ‘+1’.
- Se avete pochi followers, non mostrate il numero. Non rendendo esplicito il numero di followers, le persone possono avere meno ripensamenti in merito al seguire o meno la vostra pagina. Ad esempio, se io vedessi una pagina su G+ dedicata al SEO che ha 5 followers, sarei molto meno incline a seguirla rispetto ad una che ne abbia 500
- Siate diversi! So che e’ un consiglio un po’ generico, ma puntare all’originalita’ puo’ dare molta visibilita’ alla vostra pagina, soprattutto in questa fase iniziale in cui pochi business sono gia’ attivi su G+. Se sarete in grado di creare qualcosa di veramente unico all’interno della vostra pagina, avrete una maggiore probabilita’ che i contenuti vengano condivisi e promossi non soltanto su Google+, ma anche in altri social networks, blog e siti web
Per finire, vi segnalo che ora e’ possibile gestire Twitter & Facebook direttamente dalla dashboard di Google+ grazie a 2 plugin per Google Chrome, ed aggiornare i 3 account da un unico account. Qui trovate il plug-in per Facebook , qui invece quello per Twitter.
Enjoy!
– Sara
image by Cordiaz2000
Google Plus Brand Pages – 15 Differenze Rispetto a Facebook e Twitter
Oggi ho potuto approfondire maggiomente le funzionalita’ di Google Plus per le Pagine Brand. Questo mi ha permesso di delineare alcune differenze che la piattaforma ha rispetto ai suoi principali ‘concorrenti’, ovvero Facebook e Twitter.
In questo post, vorrei condividerne 15 che ho scoperto nel corso della giornata… ma se leggendo la lista ne avete altre che la possano integrare fatevi avanti 🙂
- La piu’ banale: Google Plus – al momento – conta circa 40 milioni di utenti iscritti, rispetto agli 800 milioni di Facebook e ai 200 milioni di Twitter.
- Contrariamente a Facebook, per ora non e’ possibile creare una vanity URL per la propria pagina, ma bisogna accontentarsi di una lunga serie di numeri. Lo stesso problema vale per gli account personali. Google non ha ancora emesso alcun tipo di informazione in merito a quando ciò potrebbe cambiare.
- Diversamente da Facebook, è possibile modificare il nome della pagina business in qualsiasi momento. Tuttavia, qualora la pagina sia gia’ stata verificata (copiando ed incollando il codice fornito all’interno del proprio sito), il cambio di nome causerà la perdita della verifica, e sara’ necessario ripetere la procedura di validazione da principio.
- Similmente a Facebook, anche se si accede alla pagina brand attraverso il proprio account personale, è tuttavia possibile scegliere se si vuole agire come individuo o come pagina business.
- Attualmente non esiste alcun tipo di supporto per postare automaticamente su una pagina, cosa invece possibile per gli utenti di Facebook e Twitter tramite l’utilizzo di applicazioni terze. È tuttavia probabile che questo avvenga in futuro quando Google sviluppera’ la propria Google Plus API, tuttavia non ha ancora fornito particolari in merito.
- E’ possible per una brand page aggiungere persone alle proprie cerchie, ma soltanto se la persona ha aggiunto la pagina stessa in precedenza. Questa è una buona mossa da parte di Google che sicuramente limitera’ comportamenti spam da parte di alcuni business che spesso non perdono occasione di bombardare gli utenti (specialmente su Twitter)
- Di default, e’ possibile segmentare i propri customers nelle seguenti cerchie: VIPs, Customers, Following, and Team Members
- Diversamente da Facebook, Google Plus e’ leggermente piu’ magnanimo qualora vengano fatti errori grammaticali nei post, o nel caso si decida di chiudere i commenti. E’ infatti possible modificare post e setting DOPO aver postato.
- E’ molto piu’ difficile creare una pagina non-ufficialesu Facebook o Twitter. Facebook infatti respinge automaticamente qualsiasi nome di brand che sia gia utilizzato sulla piattaforma (e.g. Coca-Cola). Tuttavia, agli albori, il processo di creazione di una pagina fan su Facebook era altrettanto caotico.
- Google Plus ha il cosidetto ‘+1 button’, mentre Facebook ha il famoso ‘like’.
- Google Plus offre gli ‘Hangouts’, mentre Facebook fornisce la video chat cosi’ come l’integrazione con Skype per poter realizzare video-conferenze/chat con i propri fan.
- Google Plus utlizza le cerchie (‘Circles’), mentre Facebook offer la possibilita’ di creare le cosidette ‘liste’ di utenti.
- La possiblita’ di aggiornare automaticamente Facebook e Twitter da Google Plus e’ in arrivo. Google – per ora – ha dato accesso alla propria Google Plus API esclusivamente ad alcuni developer, ma e’ probabile che entro poche settimane questo venga esteso a molti altri. Per saperne di piu’, vi consiglio di visitare la Google+ Platform per Developers – https://developers.google.com/+/overview . Se utilizzate Chrome, suggerisco inoltre di installare una delle mie applicazioni per Google Plus preferite, Publish Sync , che vi permette di aggiornare sia Facebook sia Twitter direttamente da Google Plus.
- Sebbene una parte degli utenti social sia molto affezionata ai 140 di Twitter (me inclusa J ), Google Plus offre indubbiamente una piattaforma piu’ ricca e dettagliata sulla quale condividere contenuti. Postare foto e video su Twitter e’ ancora un processo tutto sommato macchinoso e per visualizzarli bisogna cliccare sul link e aspettare che la pagina, la foto, o il video si carichi. Google Plus ha il vantaggio dell’integrazione con YouTube, per i video, e Picasa, per le foto. Inoltre, chiunque puo’ prontamente commentare un post in Google Plus, e l’amministratore della pagina piu’ rispondere velocemente. In Twitter, questo tipo di comunicazione diventa una serie – a volte un po’ tediosa – di @username che vanno a invadere il feed degli altri followers, anche se non interessati alla conversazione.
- Infine, Google non indicizza tutti i contenuti/post su Facebook, cosi’ come non utilizza piu Twitter all’interno dei risultati real time. Ma ovviamente, Google indicizza (e sempre piu’ lo fara) tutto cio’ che viene postato pubblicamente in Google Plus.
Accordo Twitter-Microsoft-Google: implicazioni per il Turismo Online
Proprio ieri è apparsa la notizia che Motore di Ricerca Microsoft Bing ha stipulato un accordo con Twitter per fare si che i tweets (i micro post da 140 caratteri che hanno reso famoso questo social network) vengano inclusi nei risultati di ricerca. Microsoft ha annunciato l’accordo sul palco del Web 2.0 Summit. Questo accordo (non esclusivo) ha reso facile per Google ribattere l’annuncio fatto da Bing uscendo con la notizia che anche loro si impegneranno a mostrare i Tweets nei risultati di ricerca.
Ieri sera mi chiedevo, ma quali saranno le ripercussioni di questi accordi per l’industria turistica?
Beh, la prima cosa che mi viene da pensare è ormai i tweets non sarannno più solo per i “followers” (chi “segue” gli aggiornamenti di stato). Le destinazioni di viaggio e le imprese turistiche dovranno produrre tweets e link pertinenti per poter beneficiare di una maggiore visibilità quando gli utenti effettuano ricerche, indipendentemente dal fatto che essi siano registrati o meno su Twitter, proprio perchè i tweet inizieranno ad apparire nei risultati di ricerca.
Quindi a mio avviso, questa novità potrebbe (e dovrebbe) rappresentare un ulteriore incentivo per gli operatori turistici a twittare :).
Twitter su Bing
Utilizzando http://bing.com/twitter (non ancora attivo) Bing mostrerà risultati di ricerca real time ricavati dalla streamline globale di Twitter. Microsoft ha inoltre annunciato che presto anche gli aggiornamenti di status di Facebook saranno anche presenti sul motore di ricerca.
La cosa interessante è che a quanto pare leggendo qualcuna delle numerose risorse che già bombardano l’argomento, è che la pagina dei risultati di Bing mostra il titolo del link del tweet e seleziona i tweet presentandoli con la foto dell’avatar e con il testo intero del tweet:
Twitter su Google
Beh, prima o poi sarebbe successo 🙂 era atteso da troppo tempo. Sembra infatti che anche Google e Twitter abbiano raggiunto un accordo finanziario che risulterà dunque nell’introduzione dei tweet fra i risultati delle SERP.
Questo è quanto riportato dal blog di Google sull’accordo novità:
“Given this new type of information and its value to search, we are very excited to announce that we have reached an agreement with Twitter to include their updates in our search results. We believe that our search results and user experience will greatly benefit from the inclusion of this up-to-the-minute data, and we look forward to having a product that showcases how tweets can make search better in the coming months.”
Come verranno presentati i Tweets nei risultati della ricerca ancora non è noto.
Alcuni utenti di Firefox già utilizzano uno script di Greasemonkey che incorpora i risultati della ricerca effettuata su Twitter nella parte superiore di ogni risultato di ricerca di Google, come illustrato di seguito:
Google stesso, all’interno del proprio blog, ha sottolineato l’importanza per destinazioni e per gli operatori turistici di utilizzare la piattaforma Twitter:
“The next time you search for something that can be aided by a real-time observation, say, snow conditions at your favorite ski resort, you’ll find tweets from other users who are there and sharing the latest and greatest information.”
Possibili impatti di queste innovazioni:
* l’ “Here and Now” Web (Web 3.0) è veramente arrivato. I risultati della ricerca in real time così come quelli prodotti in base alla propria collocazione geografica assumeranno importanza sempre maggiore.
* Twitter crescerà in termini di utilizzo, nel momento in cui i tweet inizieranno ad avere maggiore visibilità al di fuori della “Twittersfera”.
* Avrà inizio un processo di innovazione per quanto riguarda i Motori di Ricerca nel momento in cui dovranno affrontare il problema di identificare i tweet rilevanti da quelli spam…
* Infine,con l’introduzione dei risultati di Twitter, Google e Microsoft dovranno ripensare i propri algoritmi e determinare quanta importanza relativa dare ai tweets.
E voi, che ne pensate?
Sà
giochicchiando con Hyatt Concierge…
Ciao!
Lo spunto per il posto di stasera è nato dall’aver scoperto che la catena di hotel Hyatt ha aperto proprio oggi il proprio account ufficiale su Twitter, @HyattConcierge.
Come si può intuire dal nome stesso svolgerà una vera e propria funzione di Concierge, in altre parole Assistente Personale, Genio della Lampada, Galoppino al servizio delle richieste più impensabili degli ospiti :).
Come fuziona: Tramite questo account, integrato in modo tale da risultare unico per TUTTE le proprietà Hyatt dislocate sulla faccia della Terra, verrà utilizzato per rispondere 24h/24 e 7g/7 alle richieste più contingenti degli utenti/clienti, che potranno (in 140 caratteri) porre le richieste più varie e ricevere una risposta praticamente immediata…con un semplice scambio di tweet!
Ecco uno screenshot, così vi fate un’idea:
Cavolo…”anch’io voglio provare!”, ovvio, se non vedo non credo :)!
Quindi:
– ho cercato sul sito di Hyatt se hanno propiertà in Italia. ce l’hanno. Naturalmente a Milano, qui:
– mi sono loggata su twitter e ho formulato la richiesta. Ecco questo è stato il momento più critico…
non è che posso domandare al concierge di un hotel di lusso dov’è il Burger King più vicino al Park Hyatt Milan :):).
Alla fine ho optato per questa:
– ho aspettato circa 5 minuti, nel mentre ho fatto una telefonata
– ho “refreshato” Twitter e… c’era lui, proprio lui, Mr. Concierge, che con i suoi 140 caratteri mi ha gentilmente consigliato:
MITICO! Caspita per un attimo ho pure pensato che mi fiondassero sotto casa una Aston Martin con dentro Eminem e Puff Daddy :):) .
Scherzi a parte, è stato simpatico ed è una gran trovata da parte di Hyatt (anche se il Sushi di Armani magari lo vedrò tra qualche annetto… sono anche tentata dal leggere tutte le recensioni che trovo…e se Consergio mi ha consigliato male…)
Baci!
Sà
p.s.: la parola Concierge ho imparato a scriverla stasera…però è uno di quei termini che se sai scrivere mettendo
in fila le lettere nel modo giusto da una certa soddisfazione :)) ok, lo so…è tardi dai… notte 🙂
Twitter e Scuola…si può fare!
Ciao 😀
come va?
Questa sera volevo brevemente condividere con voi un esperimento molto interessante.
Ha a che fare con un potenziale utilizzo di Twitter (la piattaforma di Micro-blogging) come strumento educativo/scolastico, che spero davvero prenda piede anche in Italia, sarebbe fichissimo.
Dunque, protagonista del video è una Professoressa americana di Storia (alla UT di Dallas), Monica Rankin, desiderosa di trovare un modo efficace per poter raggiungere un maggior numero di studenti con le proprie lezioni, nonchè coinvolgerli attivamente nelle discussioni sia in classe così come fuori dall’aula.
Un bel giorno venne a conoscenza di Twitter… ed è riuscita ad inventarsi proprio una bella idea.
Beccatevi il video (no worries,è corto…:) ):
Notte!
Sà