Connecting the Dots – Il Blog di Sara Borghi

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Link Building Nell’era Di ‘Google Search Plus Your World’

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link building google plus

Google Search Plus Your World‘ ha sicuramente sconvolto il complicato mondo del search marketing.

Ma ha fatto anche cambiare il ruolo e l’importanza del link building nella Search Engine Optimisation (SEO)?

Molti professionisti stanno dicendo che l’ultima evoluzione di Google segna la fine delle metodologie tradizionali alle quali la maggior parte di noi e’ ormai abituata, soprattutto per quanto riguarda la ‘manipolazione’ dei risultati (o l’aiutare i motori di ricerca a restituire i migliori 🙂 ) attraverso la creazione di link.

Tuttavia non credo che questo sia vero.

Il merito basato su link difficilmente morirà,  in quanto costituisce ancora il modo migliore per determinare quelle che sono le pagine ed in generale i contenuti piu’ credibili ed autorevoli sul web.

A questo stadio della ricerca, credo che qualunque link che sia in grado di generare il traffico, può e potra’ ancora portare a risultati in termini di:

  • ranking su Google
  • creazione di ulteriori link (in modo etico e organico)
  • crescita e reputazione online di un determinato brand

Questi cambiamenti ai quali Google ci sta mettendo davanti solo solo la dimostrazione (ad aziende, agenzie di marketing e agli utenti stessi) che, per avere successo online, e’ necessario evolversi e adattarsi.

Alla luce di questo, una efficace azione di link building dovrebbe concentrarsi su:

  • Accrescere il numero di fonti di traffico rilevanti
  • Concentrarsi sul branding (per aumentare le ricerche associate al brand ed il traffico diretto)
  • Acquisire link che si possano portare traffico al sito (ovvero link che siano ad alto ‘click-through rate’)

Il Link building non è morto. Indubbiamente, il suo ruolo viene solo riadattato all’interno di una strategia più ampia, in cui il ranking rappresenta soltanto una frazione di obiettivi di branding piu’ ampi.

Qui di seguito condivido alcune idee su come si e’ possibile promuovere il proprio sito, sviluppare la consapevolezza del brand, incrementare l’autorità del dominio e migliorare la visibilità su Google,  attraverso una efficace strategia di link building.

Creare Parnership sul Web

Contribuire con contenuti e/o collaborare con gli altri soggetti per generare contenuti da pubblicare su diversi outlet (in particolare su blog e siti web associabili al proprio settore di competenza) è un modo efficace per sviluppare una forte presenza del brand, accrescere il numero dei lettori e generare traffico costante (e di qualita’) verso il proprio sito.

È possibile ad esempio contattare blog/siti web specializzati nel settore affine alla propria offerta (ex: SEO e Social Media, interior design e architettura, turismo, etc …), e di mettere a disposizione le proprie competenze, contribuendo regolarmente in veste di blogger/giornalista su un particolare argomento per il quale volete essere riconosciuti quali esperti.

Ci sono molti metodi che è possibile utilizzare per identificare i siti/blog con i quali potreste creare una partnership, ad esempio utilizzando alcune semplici metriche:

  • La quantità di nuovi visitatori/ visitatori unici al mese del sito sul quale vi interessa contribuire  (si può usare Compete.com per recuperare questo tipo di informazione), in quanto se si pubblica contenuti regolarmente e si inseriscono link al proprio sito, è possibile trarre vantaggio dal grande numero di visitatori unici.
  • La qualità dei contenuti che un certo sito offre, in quanto quanto piu’ i contenuti sono di qualita’, tanto più  esso sara’ in grado di passare traffico di qualita’ al vostro sito web.
  • Google Analytics, trovando domini (blog/siti web/portali) che gia’ linkano al vostro sito e che gia’ mandano visitatori che apprezzano i vostri contenuti (‘bounce rate’ bassa). Questo tipo di analisi può inoltre aiutare a migliorare il modo in cui valutate l’acquisizione di un link,  ad esempio studiando il collocamento di ogni link pre-esistente (e ad alto CTR) all’interno della pagina. Si può anche decidere di stipulare delle vere e proprie partnership con questi siti (e sicuramente li troverete favorevoli a questa proposta dal momento che gia’ includono un link al vostro sito).

E’ infine importante sapere chi ospita link al vostro sito per ottimizzare una partnership, semplicemente suggerendo ulteriori asset che possono essere linkati. Se questo tipo di approccio ha successo, aumentera’ il valore del link che acquisirete, nonche’  le chance di ottenere traffico costante al proprio sito e di avere una maggiore visibilita’ complessiva a livello di brand.

Costruire un brand autorevole all’interno di alcune online communities 

E’ possibile accrescere la propria notorieta’ in un determinato settore, semplicemente partecipando e contribuendo attivamente all’interno di online communities ad alto traffico, quali blog e forum. Condividere le proprie idee e fornire informazioni utili alla comunità fara’ si che le persone si interessino alla vostra attività e vogliano saperne di piu’.

Essere più visibili e coinvolgenti attraverso questi canali contribuisce a rendervi una risorsa affidabile; inoltre, investire le proprie energie per costruire rapporti online attorno al proprio business sara’ sicuramente di aiuto al fine di creare una struttura scalabile per la campagna di marketing associata al vostro sito web.

Alcuni consigli su come accrescere l’importanza del proprio brand attraverso la partecipazione in online communities:

  • Contribuire con commenti e contributi utili (perché hanno CTR alto)
  • Mantenere costante il proprio gravatar.
  • Condividere il contenuto/post/articolo sul quale si e’ appena lasciato un commento sui social network per contribuire all’indicizzazione della pagina in Google, e anche per contribuire a promuovere la pagina/post stesso, cosa che può facilitare  il networking con l’autore.
  • Creare contenuti di qualita’ e rilevanti sul proprio sito/blog, in modo tale che quando le persone della community inizino a visitare il vostro sito, sia molto più facile convincerli a condividere (o a linkare al) vostro contenuto. Dimostrare e condividere con passione le proprie competenze e’ un passo fondamentale.

Content Marketing

E’ importante continuare a generare contenuti di qualita’ sia all’interno sia all’esterno del proprio sito, ed è, ad oggi, il miglior strumento di inbound marketing. Educare il proprio pubblico attraverso contenuti nonche’ diversificare i vostri contenuti sulle diverse piattaforme social puo’ portare a risultati molto buoni, in particolare puo’ contribuire a:

  • Rendere il vostro brand riconosciuto nel settore
  • Generare ricerche associate al vostro brand + citazioni online
  • Accrescere il traffico/numero di visitatori al vostro sito web
  • Accrescere il numero di followers/fans sui vari social network (in particolare su Google+).

Ecco alcuni metodi che possono essere utilizzati per rendere la vostra strategia di content marketing più produttiva:

  • Creare un blog esauriente basato che includa ricerche/analisi approfondite
  • Scrivere articoli/post per altri blog rilevanti e ad alto traffico
  • Creare contenuti multimediali ad alto livello di engagement quali infografiche, presentazioni e video
  • Offrire whitepaper, report o mini-guide gratuite
  • Curare contenuti altrui
  • Condividere contenuti utili su diverse piattaforme social che state attivamente utilizzando
  • Organizzare eventi quali concorsi, contest e/o sessioni live di domande e risposte
  • Creare un portfolio di immagini/foto avvincenti e promuoverle attraverso Pinterest, Flickr, Stumbleupon e altre communities di social bookmarking dedicate alla fotografia
  • Creare un portfolio di video interessanti/informativi e promuoverli su YouTube e Vimeo
  • Promuovere attivamente i nuovi contenuti tramite e-mail marketing e attraverso i principali social media

Ottenere +1 e condivisioni su Google +

‘+1’ e condivisioni su Google+ saranno una componente importante del link building in futuro, e preparare la vostra strategia di marketing di conseguenza e’ assolutamente necessario, sapendo che possono andare a impattare pesantemente anche i ranking in Google.

Ecco alcune idee per aumentare la visibilita’ dei propri contenuti su Google +:

  • Rendete il pulsante ‘+1’ visibile all’interno del sito, inserendolo come ‘call to action’ alla fine di un articolo/post/pagina
  • Promouovete costantemente contenuti utili al fine di aumentare il numero di condivisioni e ‘+1’ all’interno di Google +
  • Aggiungete alle vostre cerchie altri brand ai quali volete essere associati, e contribuite attivamente ad esse tramite shares/+1/commenti

Creare link alla propria pagina di Google +

Sia che creiate link attraverso contenuti interni al sito (che poi distribuite esternamente) sia grazie alle conversazioni che costruite all’interno delle diverse communities online, quando state costruendo link alla vostra pagina di Google+, state portando gli utenti a una pagina web dove volete che essi compano una singola azione: aggiungere la vostra pagina brand di Google+ alle proprie cerchie.

È possibile creare link alla vostra pagina di Google+:

  • direttamente dal proprio profilo autore quando si scrivono dei guest-post
  • linkando ad essa attraverso commenti sui blog
  • grazie alla propria firma nei forum
  • promuovendola direttamente attraverso il vostro sito e altri siti di social networking sui quali avete gia’ una presenza ed una base di followers/fans

Buon link building a tutti 🙂

– Sara

Written by saraboargs

gennaio 27, 2012 at 3:02 am

SMX Expo Sydney 2011

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Oggi e domani (14-15 Aprile) si tiene a Sydney un importante evento legato al Search Marketing, la Search Marketing Conference and Expo.

SMX Search Marketing Expo & Conference - Sydney & Melbourne 2010

Non potendo partecipare a tutte le sessioni, ho dovuto fare una scelta 🙂

Pertanto oggi (giovedi) ho partecipato al keynote di Rand Fishkin dedicato al Black Hat vs. White Hat SEO e domani (venerdi) partcipero’ a quello tenuto da Danny Sullivan (Google) in merito a Twitter, Real Time Search & Real Time SEO nonche’ all’intervento del mio attuale director, Jeremy Bolt.

Qualche spunto dal keynote di Rand Fishkin:

Ha iniziato dicendo che c’è ancora moltissimo spam nei risultati di entrambi Google e Bing. Questo porta a molte conseguenze negative:

– Brand manager, developers e dirigenti che non conoscono l’altra faccia della medaglia, etichettano la SEO come una’attivita’ manipolatrice  e oscura
– Chi approccia la SEO per la prima volta pensa che questo e’ il modo giusto in cui si fa SEO
– Le aziende potrebbero decidere di smettere di investire in SEO, causando ingenti danni economici

Perché quindi scegliere le tattiche white-hat?

1) non si ha niente da nascondere -> totale trasparenza
2) nessun rischio a lungo termine
3) ogni azione white-hat costruisce valore di mercato (al di la del SEO) perche’ ha come obiettivo quello di creare una strategia che miri a soddisfare i bisogni di chi cerca online.

Poi Rand ha condiviso qualche tattica black-hat che puo’ essere trasformata in white-hat per ottenere successo nel lungo termine:

  1. pay-to-lost, spammy directories -> trovare le cosidette “resource lists” (che mandano traffico reale al sito e che richiedono costanza e autenticita’ per poter essere inclusi al loro interno)
  2. richieste di e-mail per ottenere backlink -> proporsi via e-mail per creare contenuti
  3. link sponsorizzati su temi WordPress -> utililizzare i plugin WordPress
  4. falsi/spam account Twitter -> creare account Twitter che siano reali e attivi
  5. link piazzati nel footer di tutte le pagine del sito -> creare link ad una pagina  del proprio sito nella quale si spiega il rapporto che si ha con il partner
  6. cloaking (testo nascosto sulla pagina)  -> rendere visibile il contenuto in una tab CSS
  7. scambio link -> offrire + ricevere testimonianze
  8. link drop spam automatizzato -> content marketing!
  9. Facebook “like” button falsificati -> guadagnare shares! (sempre piu’ importanti a fini SEO!)

E come consiglio finale:

10. assumere un direttore di marketing che conosca tecniche white-hat e le implementi… e di smettere di fingere che le tattiche black-hat siano accettabili.

A domani per il prossimo recap 🙂

Cheers

Sara

Written by saraboargs

aprile 14, 2011 at 4:57 am

Be Wizard 2011 Rimini – Prime Impressioni

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be-wizard-rimini-2011Sono appena rientrata da questa intensissima 2 giorni al Be-Wizard di Rimini, e ancora un pò elettrizzata dall’atmosfera e dagli stimoli ricevuti vorrei condividere con voi alcune sintetiche riflessioni 🙂

Innanzitutto, perchè ho deciso di andare il Be Wizard?

Occupandomi di web marketing e mossa dal desiderio di migliorarmi giorno per giorno ed in ogni ambito della mia attività, sono stata immediatamente catturata dal calibro degli speaker e dalla varietà degli argomenti trattati.

L’opportunità di ascoltare professionisti quali Rand Fishkin di SEOMoz, Avinash Kaushik (Evangelist di Google Analytics nonchè uno dei massimi esperti mondiali di analisi web) e Marcus Tandler di Mediadonis ha rappresentato per me un incentivo fortissimo, sopratutto in questa fase durante la quale sto assistendo a frequenti e importanti evoluzioni nel web marketing… per le quali mi sto ponendo varie domande e  alla luce delle quali ritengo sia importante rimanere saldamente focalizzati per non rischiare di farsi trasportare da false credenze o, al contrario, dando troppo peso a cose tutto sommato superflue.

In questi 2 giorni… dei quali tanto devo ancora digerire ed elaborare… una cosa però posso dire di avere già realizzato…a poche ore dalla chiusura dell’evento:

che la bellezza, la creatività, la curiosità, il divertimento, l’intuizione, la scienza, il rischio, le sorprese che alimentano la nostra attività…costituiscono quella linfa che ogni giorno possiamo riscoprire attraverso i progetti, le analisi ed la collaborazione con il nostro team e con i nostri clienti e (meno male!) anche grazie al supporto di persone che, un pò per talento e un pò per esperienza, ci aiutano a fare un gradino in più nel nostro percorso e crescita…

Un grazie ai bravissimi relatori (ho imparato, e anche tanto, da tutti):

Avinash Kaushik: non penso sia possibile per nessun altro trasmettere con tanta chiarezza passione contenuti di web analytics… divertendosi come un bambino. Straordinario.

Rand Fishkin: veeeeeeeeeeery charming , scientifico e assolutamente impeccabile 🙂

Paolo Zanzottera: divertente e molto brillante, utilissimi gli spunti sull’ottimizzazione dei video, GRAZIE!

Marcus Tandler & Niels Dörje: vulcanici… ho apprezzato particolarmi la loro abilità del creare il “contesto” di riferimento per poi approfondire gli argomenti trattati nelle rispettive presentazioni… Chapeau.

– Fabio Sutto: molto pratico e convincente, mi hai dato tantissime idee

Per chi le desidera, ho le caricato le registrazioni + appunti dei seguenti interventi su DropBox:

  1. Avinash Kaushik – Google Analytics per il Turismo
  2. Fabio Sutto – Practical Social Media Marketing
  3. Niels Dörje – Google Places
  4. Rand Fishkin – Evoluzione del Google Ranking
  5. Rand Fishkin – Social Media and SEO

Se vi interessano lasciate un commento (oppure mandatemi una email a saraboargs@gmail.com) e vi metto in condivisione la cartella.

Per chiudere… complimentissimi agli organizzatori per essere stati in grado di gestire con fluidità e efficienza l’evento 🙂

Arrivederci, spero, al Be-Wizard 2012!

Sara

me-and-avinash

Written by saraboargs

marzo 12, 2011 at 11:29 PM

QR Codes nel Turismo – Come e Perchè?

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Ultimamente mi sto interessando molto ai potenziali utilizzi dei QR codes nel turismo, specificamente cercando di capire come attori privati o pubblici possono utilizzare questi codici per :

  • facilitare l’esperienza turistica dei visitatori (sempre più “iperconnessi”)
  • attrarre potenziali clienti verso il proprio business
  • facilitare la condivisione di informazioni
  • fornire valore ai propri clienti/ospiti

Cosa sono i QR Codes?

Citando Wikipedia:

Un Codice QR (in inglese QR Code) è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D) a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata. Viene impiegato per memorizzare informazioni generalmente destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. In un solo crittogramma sono contenuti 7.089 caratteri numerici e 4.296 alfanumerici.

Il nome QR è l’acronimo dell’inglese quick response (risposta rapida), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del suo contenuto.

La loro capacità di contenere più informazioni e la loro facilità d’uso li rende molto pratici sia per piccole che per grandi aziende.

Quando si esegue la scansione di un codice QR con il proprio iPhone o Android phone (o qualsiasi altro Smartphone che possieda una fotocamera), è possibile accedere a contenuti digitali, attivare una serie di funzioni del telefono cellulare fra cui e-mail, IM e SMS, nonchè collegare il proprio dispositivo mobile ad un browser web.

Ognuna di queste funzioni è facilmente realizzabile semplicemente tramite una creazione corretta di un codice QR. Si tratta di un semplice processo di inserimento dei dati all’interno del generatore di codici, che richiede in tutto pochi minuti.

Per quanto riguarda i lettori di codici QR , un QR code reader che funziona bene sul mio iPhone è i-nigma, che si adatta a qualunque tipo di telefono cellulare con fotocamera. Se utilizzate Android, potete provare anche Barcode Scanner.

I Codici “Quick Response”  (così come altri codici bidimensionali) sono destinati a diffondersi in maniera capillare quest’anno, e per buoni motivi. Chi viaggia necessita/vuole sempre più un accesso immediato a ciò che si ritiene utile/rilevante e i codici QR rendono questo assolutamente possibile 🙂
Quali sono le possibili applicazioni pratiche dei QR codes nel turismo?
  1. Community – condividere è il passo essenziale per costruire una community, e uno dei canali preferiti per questo è Facebook. È possibile utilizzare Likify per creare un codice QR che colleghi qualsiasi dispositivo mobile al pulsante “Like” della vostra pagina Facebook. Questo semplifica notevolmente ai vostri ospiti il processo di diventare “fan” della vostra pagina – ed è tutto realizzabile in un solo click. Inoltre, il rinomato “pollice in su” di accompagnamento suggerisce chiaramente lo scopo del codice 🙂
  2. Stimolare all’azione – dopo la creazione di una community, il passo logico successivo è quello di stimolare i vostri fan ad agire. Cosa stai cercando di realizzare? qual’è l’obiettivo che ti spinge ad utilizzare questa tecnologia? È possibile alternare offerte speciali diverse, semplicemente collegando i propri codici QR a specifiche pagine di destinazione, da combinare con e-mail opt-in per costruire diverse liste di prospect.
  3. SEO e SMM –  oggetti web, quali immagini, foto, video apportano un contributo significativo al vostro profilo “sociale”. I codici QR rafforzano sia la vostra autorevolezza sui motori di ricerca sia sui social media. Ora è possibile aumentare il traffico verso questi elementi al fine di ottimizzarli ulteriormente incoraggiandone una più ampia condivisione.
  4. Social Proof – per contribuire a costruire una comunità online, può essere utile “sfruttare” la vostra vivace comunità online come prova della vostra influenza e competenza. Ad esempio, potreste utilizzare i codici QR per linkare un post del vostro blog che hanno ottenuto particolare successo, oppure alle vostre recensioni su TripAdvisor.
  5. Web Analytics – generalmente i codici QR includono un link a URL, motivo per cui servizi di abbreviazione link bit.lygoo.gl ora generano automaticamente un codice QR per condividere i vostri link accorciati. MyQR.co è un altro sito che fornisce strumenti di analisi e la possibilità di personalizzare il colore dei propri codici QR.

Alcuni utilizzi pratici dei QR codes:

Ecco alcuni “luoghi” sui quali un operatore turistico può inserire un QR code:

  • sulla parte posteriore (o fronte e retro) del vostro biglietto da visita.
  • sulla vetrina del vostro hotel/negozio (se volete veramente che le persone prestino attenzione ai codici QR, fate in modo che sia una esperienza divertente! Perché ad esempio non premiare chi scannerizza il codice con  il 10% di sconto sull’acquisto o con una colazione gratis? Date loro qualcosa di piccolo per ringraziarli per l’interesse. È sufficiente creare un codice QR personalizzato per l’omaggio che desiderate offrire. Se proprio siete in vena creativa, potreste anche “nascondere online” la vostra offerta, ad esempio all’interno della vostra pagina Facebook o su una landing page del vostro sito web, oppure da qualche parte all’interno del vostro negozio.
  • sulla propria brochure e altro materiale di marketing per rimandare ad una pagina web con maggiori informazioni, o ad una landing page specifica sulla quale avrete inserito una “call to action” (e.g. iscrizione alla newsletter).
  • sul retro/fiancata della macchina del vostro hotel/ristorante (e.g. per fornire le indicazioni su come raggiungervi).
  • sulle targhette dei vostri prodotti tipici
  • sul menù del vostro ristorante (e.g. con un link che vostra il video della preparazione di un piatto… perfetto per intrattenere gli ospiti nell’attesa e per far salire l’appetito..oppure per mostrare i valori nutrizionali di una ricetta specifica)
  • sugli scontrini (e.g. per facilitare all’ospite la condivisione dell’acquisto con il proprio network, oppure per richiedere una recensione)

Esempi dal turismo

Questi sono soltanto  alcuni utilizzi…e spero di diano un’idea di quanto trasversale e varia possa essere l’applicazione dei QR codes.

Una avvertenza:  se avete intenzione di usare i codici QR per il vostro marketing, vorrei soffermare l’attenzione sul fatto che questi – e le applicazioni che li scannerizzano – sono ancora estranei ai più. E’ vero che sempre più persone stanno iniziando ad associare i codici ad una azione, ma non si può ancora dare per scontato che i clienti sappiano che cosa fare davanti a quel quadrato bucherellato!  Cercate di precisare come effettuare la scansione del codice QR, e spiegate ai vostri clienti dove/come possono munirsi di un un QR code scanner (e.g. iTunes Store).

Inoltre, ricordatevi sempre che i codici QR dovrebbe fornire un qualche tipo di valore a chi scannerizza il vostro codice. Se da un lato può essere più semplice dirigere gli utenti al vostro sito web, dall’altra non è detto che  sia la soluzione vincente per coinvolgerli e motivarli.

Il futuro di codici QR

Il potenziale dei QR codes è davvero illimitato. L’aspetto più incredibile a mio avviso è come questi piccoli quadratini sfruttino quello che i social media stanno già facendo molto bene, ovvero unire persone grazie alla tecnologia, estendendone e potenziandone l’esperienza.

La prossima generazione di codici molto probabilmente conterrà ancora più informazioni, tanto che forse non sarà neppure necessaria una connessione a Internet e i contenuti verranno effettivamente integrati nel codice.

E voi, come la vedete? Siete a conoscenza (anche per esperienza personale) di altri utilizzi efficaci/innovativi/simpatici dei QR codes nel turismo (o in altri settori)?

Fatemi sapere 🙂

Buona serata!

Sara

Written by saraboargs

febbraio 21, 2011 at 4:33 PM

Google Social Search Update – Di cosa si tratta?

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Da poche ora Google ha annunciato che l’attività dei vostri amici/contatti su Twitter, Flickr, YouTube e altri siti  (per ora non Facebook) sarà presto molto più visibile nei risultati di ricerca, e potrà inoltre avere un impatto sul ranking dei risultati stessi.

Questa estensione del suo Social  Search sta iniziando a dare i primi segnali proprio oggi.

In cosa consiste esattamente questa innovazione?

  • il Social Search viene mescolato con i risultati di ricerca tradizionali. Per esempio, se siete connessi a me su Twitter ed effettuate una ricerca per “ristorante a Sydney”, potreste vedere un post da me condiviso attraverso Twitter (con tanto di mio avatar)
  • In alcuni casi, l’elemento sociale può andare a modificare il ranking del risultato stesso. Tuttavia non si tratta di una implicazione “assoluta”: l’impatto sul ranking sarà diverso  sulla base di quanto forti /importanti sono i  propri contatti in rete, e diverse persone vedranno risultati diversi.
  • Inoltre, in precedenza, Google Social Search utilizzava soltanto contenuti che fossero esclusivamente CREATI da persone appartenenti al vostro network (e.g. poteva apparire fra i vostri risultati un post scritto da me). Ma se io avessi condiviso su Twitter un post scritto da un altro blogger (non appartenente al vostro network) questo non sarebbe comparso fra i vostri risultati di ricerca.  Ora invece, ciò che le persone del vostro network CONDIVIDONO (e non necessariamente creano) può essere incluso nella SERP. Questo rappresenta una crescita significativa in termini di copertura, perché Google è ora utilizza contenuti che il vostro network ha condiviso in rete, ad esempio su Twitter, in Google Reader, Quora, e molti altri siti che voi (ed i vostri contatti) avete elencato nel profilo Google.
  • I risultati possono essere sia pubblici e privati. Una nuova impostazione di Google Account vi permette di aggiungere i vostri account dei social networks al vostro profilo Google mantenendo private le informazioni sui vostri contatti. In altre parole, le connessioni sociali non verranno mostrate nel profilo pubblico di Google, tuttavia queste connessione possono comunque influenzare i risultati della ricerca. Il nuovo strumento mostra anche gli account che esso “ritiene” possano appartenere a voi.
  • Google ha reso noto che è il lancio del nuovo Social Search è previsto oggi solo su Google.com (in inglese), e che gli utenti dovrebbero cominciare a vedere le modifiche entro la prossima settimana. Se non avete mai collegato il profilo Google  ai vostri social network – e non fate uso di alcuna delle applicazioni social di Google (ad esempio Google Reader) non dovreste vedere risultati social fra i risultati “normali”. Se invece avete collegato i vostri account social, potreste comunque voler vedere esclusivamente i risultati “normali” che quindi non siano stati “socializzati”. Questo è possibile soltanto effettuando il logout da Google. In caso contrario, non c’è nessuna opzione per evitare che questi si mescolino.
  • Facebook per ora non fa parte dall’aggiornamento: e nessuna attività di “Like” (anche se hai aggiungete la vostra pagina Facebook al  profilo sociale) viene inclusa fra i risultati.

Per farvi un’idea più precisa vi consiglio di guardare questo video:

Senza dubbio si tratta di un passo avanti importante, ma quali sono le implicazioni per gli operatori turistici? E soprattutto, cosa possono mettere in atto, da subito, per trarre vantaggio da questa innovazione?

Qui alcuni consigli:

  1. Innanzitutto, è più che mai necessario rafforzare la propria presenza ufficiale sui principali social network, a cominciare da canale YouTube, account Flickr, profilo Twitter e rendere ben visibile (e accessibile) sul proprio sito la vostra presenza sui Social.
  2. Consolidate la vostra strategia di blogging, e rendete semplice e rapido per chi vi segue condividere e distribuire i vostri contenuti (se scrivere vi richiede troppo tempo, potreste chiedere aiuto a un travel blogger)
  3. Rendete condivisibili TUTTI i contenuti del vostro sito (dai video alle foto, dai prezzi alla descrizione delle camere, dal menu al listino del centro benessere)
  4. Monitorate le parole chiave di accesso al sito e prestate attenzione ai suggerimenti di Google Instant per avere idee in merito a nuove potenziali pagine o post per il vostro blog
  5. Fornite incentivi ai vostri ospiti per twittare, condividere, votare i vostri contenuti, effettuare check-in con Foursquare/Gowalla (e.g. 5% di sconto al centro wellness)
  6. Proponete contest allo scopo di raccogliere foto/video/testimonianze dei vostri ospiti, per poi ottimizzarle e distribuirle in rete (sul vostro o su altri network)
  7. …E per chiudere (non si finisce mai di dirlo) impegnatevi per fornire un servizio di qualità eccellente… è l’elemento essenziale per mettere in moto un sistema di referenze positive e stimolare davvero la creazione (e condivisione) di contenuti da parte dei vostri ospiti… e credo sia anche la strategia SEO più semplice che esiste 🙂

Buon weekend!

Sara

Written by saraboargs

febbraio 18, 2011 at 2:16 PM

Guida al Marketing Online di Unbounce

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Vi segnalo una grandiosa guida al web marketing realizzata dal team di Unbounce, contenente un piano d’azione (da sviluppare in circa 6 mesi) per promuovere il proprio business online.

Qui sotto la rappresentazione grafica dei vari “task” suddivisi per canale di promozione.

Happy learning 🙂

The Noob Guide to Online Marketing - Infographic
Unbounce – The DIY Landing Page Platform

Ultime Novita’ sui Motori di Ricerca e Sfide SEO per il 2010

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Buon pomeriggio cari readers!

Spero abbiate trascorso un ottimo weekend, il mio lo e’ stato decisamente (trovandomi in Scozia ne ho approfittato per visitare alcuni luoghi nuovi e fare visita ad amici su al nord, ne e’ valsa davvero la pena).

Ieri sera rientrando e piazzandomi davanti all’aggregatore ho realizzato quante novita’, news, soprese si sono accumulate negli ultimi giorni in merito ai motori di ricerca, ognuno dei quali costituira’ inevitabilmente parte integrante delle attivita’ legate al search marketing del 2010.

…Quindi ho pensato di sfruttare questo post per fare un “recap” delle novita’ principali, quelle che credo siano da tenere sott’occhio se come la sottoscritta siete interessati all’evoluzione del SEO e del web marketing nelle sue varie espressioni, e di alcuni articoli ad esse associati.

Spero si riveli utile anche a voi 🙂

Ok, cominciamo:

1) Real time search

Tutto e’ partito da Bing. Ora sia Yahoo che Google hanno pensato bene di aggiungere il cosidetto  “real time search” all’interno delle proprie pagine di risultati. Yahoo potrebbe, per esempio, riportare tweets di Twitter in fondo alla SERP. Google invece si comportera’ in questo modo:

Articoli correlati:

– What Google’s Real time search means to SEO, PPC & Reputation Management?

L’articolo spiega che esistono varie opportunita’ per sfruttare il real time search senza sfociare nello spamming 🙂 (WebProNews 13 Dicembre 2009)

What the Google Web will look like in 10 years?

Google rendera’ il web piu’ veloce? (Pingdom Dec 9 Dicembre 2009)

The” Google phone” now at Large?

“It’s beautiful . . . Like an iPhone on beautifying steroids” (SE Land Dec 12 2009)

Google adds Universal Search to suggest & Quick Scroll in Chrome

(SE Land 11 Dicembre 2009)

Bing Maps best Google Maps in Fun, if not Functionality

(Google Watch 3 Dicembre 2009)

The real time Danger: Google opens up for spam and scam

(SearchCowboys 11 Dicembre 2009)

Explore a new way to window shop, with Google and the Mobile phone

(Google Blog 7 Dicembre 2009)

Relevance meets the real time web

Google introduce il real time search, con aggiornamenti live da Twitter e Friendfeed (Google Blog 7 Dicembre 2009)

Yahoo adds Twitter to search results

L’inserimento di risultati di Twitter no dipendera’ dai trend dei tweet, ma da quelle che sono gli argomenti “caldi” su Yahoo Search (SE Land 10 Dicembre 2009)

Google to Add “Trustworthy indicator” to Site Performance Tool

(SE Roundtable 10 Dicembre 2009)

Privacy is not Google’s issue but yours says Schmidt

In sostanza: se fate qualcosa di sbagliato e questo emerge nel web, non lamentatevi, avresti dovuto pensarci prima… (SearchCowboys 10 Dicembre 2009)

– Google Personal Search SEO White Paper

Molti  SEO (me inclusa) stanno gia’ tremando all’idea di dover gestire il personalized search, ora che e’ diventato di default. Ma e’ proprio adesso il momento di agire…o no?  (SE Roundtable 9 Dicembre 2009)

10 out of 15 Googlers switch to Bing, when forced to

Microsoft ha commissionato una ricerca (studio quantitativo) per capire se gli utenti Google siano disposti a passare a Bing o meno…  (SearchCowboys 9 Dicembre 2009) 

Altra novita’ : Google Goggles

Di cosa si tratta?

Google Goggles, e’ un’interfaccia in grado di presentare contenuti in 3 dimensioni.  

In pratica, questa applicazione sviluppata per Android, consente di scattare foto ad oggetti, queste foto verranno poi convertite in query di ricerca. Date un’occhio a questo video esplicativo:

3) Articoli SEO/SEM vari…

Infine, vi segnalo questa “raccolta” di articoli autorevoli, a mio avviso molto completa, che analizza quelli che saranno i cambiamenti e sfide relative Google, Search Marketing e SEO nel 2010 .

Spero davvero di potermi confrontare con voi in futuro in merito a tutte queste evoluzioni… sara’ un anno intenso!

Ah…dimenticavo questa chicca:

Google’s New Year countdown surprise

Quando si clicca su “I’m feeling Lucky” sulla home page di Google.com senza inserire una query di ricerca, Google mostrerà quanti secondi mancano al 2010 🙂 (Blogoscoped 12 Dicembre 2009)

Buona settimana, intanto 🙂

Sara

Written by saraboargs

dicembre 14, 2009 at 2:12 PM

Ricerca di Google e OTX: The Brand Value of Search for the Travel Industry

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Il settore dei viaggi è sicuramente uno dei più maturi in termini di adozione del Search Engine Marketing.

Esiste una ipotesi, che è data per scontata, all’interno dell’industria del turismo in base alla quale il search può aiutare un brand appartenente al settore travel nel campo dell’online.

Ma sorge spontanea una domanda: è ancora valida questa ipotesi? O si tratta soltanto di un vecchio lascito, un mito ormai sfatato a cui nessun addetto al settore crede più?

Beh, a questo proposito, recentemente Google ha rilasciato la seguente video che mostra i risultati di una loro recente indagine dal titolo:

The Brand Value of Search for the Travel Industry”.

Ieri sera me lo sono guardata ed è davvero interessante!

Per essere precisi, si tratta di OTX Reasearch che ha fatto l’indagine per Google, indagine finalizzata ad analizzare il rapporto tra brand e ricerca online, con particolare attenzione al settore dei viaggi.

Nello specifico:

• Hanno esplorato cos’altro potrebbe fare il search per brand turistici, oltre a generare traffico;
• Hanno esaminato se effettivamente i travel marketer possono utilizzare il search per mantenere (o costuire) un brand forte.

Se avete 40 minuti da perdere vi consiglio di guardarlo :). Nel caso siano veramente troppi ho riassunto alcuni dei punti salienti per il video qui sotto:

(nb: fra i minuti 3:20 e 7:45 viene spiegata la metodologia della ricerca OTX)

L’impatto del search marketing (keyword advertising) sulla brand awareness e il recall

• Vi è un aumento drammatico nel top-of-mind degli utenti a favore dei brand turistici che mettono in atto strategie di keyword advertising;
• Quando alla keyword advertising viene affiancata una strategia di posizionamento organico (SEO) di successo (alti posizionamenti nelle SERP), l’incremento nel top-of-mind è ancora più rilevante rispetto alla sola K.A.;
• La consapevolezza generale (awareness) del brand (non solo quella top-of-mind) viene incrementata grazie al keyword advertising.

Un aspetto interessante è che la consapevolezza di un brand generata da campagne di paid search ha un impatto negativo sulla top-of-mind awareness relativa ai suoi competitor: in pratica, il paid search riduce, nella mente del consumatore, la fetta di torta assegnata alla competizione e consente quindi ad un marchio specifico di avere la meglio nelle SERP rispetto agli altri brand.

L’impatto del search marketing sul comportamento nei confronti del brand

• Il paid search (nonchè i primi risultati organici all’interno dei motori) contribuiscono a mantenere o ad aumentare la considerazione che si ha di un certo brand, ad esempio mantenendo fresco il ricordo di esso nella mente di chi compie ricerche online per organizzare i propri viaggi;
• I consumatori cliccano più frequentemente sugli annunci pubblicitari che “promettono” di fornire maggiori informazioni (rispetto agli annunci che si focalizzano sul prezzo). Questo aspetto mi ha colpito particolarmente…credevo fosse il contrario :);
• Il paid search contribuisce a mantenere o ad aumentare il gradimento che si ha nei confronti del brand nonchè la probabilità di segnalarlo/consigliarlo ad altri;
• Avere buoni posizionamenti organici in aggiunta al paid search potenzia la percezione di gradimento e considerazione nei confronti del brand da parte degli utenti;
• La combinazione, all’interno della medesima pagina di ricerca, di link sponsorizzati e buoni posizionamenti organici, sembra produrre i migliori risultati per la maggior parte delle categorie di settore;
• Il paid search non è solo una questione legata al breve periodo: i top link sponsorizzati hanno un impatto più duraturo sulla percezione del brand, influenzando i sentimenti positivi dei viaggiatori online nei confronti di esso. Questo aspetto rappresenta un potenziale enorme per plasmare una percezione positiva del brand nel lungo periodo.

Di seguito vorrei condividere con voi alcune conclusioni:

• Le persone dedicano sempre più tempo a pianificare online i propri viaggi (e quindi alla ricerca), pertanto è sempre più importante avere una presenza online per i brand appartenenti al settore turistico, piccoli o grandi che siano;
• I viaggiatori viaggiano (viaggeranno?) meno a causa dell’attuale situazione economica, ma comunque continuano ad effettuare ricerche alla ricerca (e spesso le aumentano);
• La presenza del brand nei risultati di ricerca ha un impatto positivo sulle metriche chiave, oltre a generare traffico verso il sito web;
• La keyword advertising ha un impatto positivo sulla brand awareness la quale ha un enorme potenziale di impatto sul brand nel lungo periodo;
• La keyword advertising può essere utilizzata come uno strumento di branding (oltre a veicolare traffico e ad incrementare il ROI);
• I risultati complessivi in termini di traffico derivante dai risultati di keyword advertising sono enfatizzati dall’ottenere buoni risultati organici. Perciò, quando presenti insieme, posizionamenti alti sia di ricerca organica così come di paid search danno i migliori risultati di traffico;
• Buoni posizionamenti (pagati e naturali) aiutano ad occupare “mindshare” e possono avere un impatto sulla consapevolezza che hanno i “turisti” nei confronti dei siti/brand competitor.

Credo che in generale questi risultati e le conclusioni tratte dalla ricerca siano molto interessanti, fornendo delle buone argomentazioni relative ai benefici che un brand può ottenere grazie al paid search, nonché i benefici complessivi derivanti da un buon lavoro di SEO associato a campagne di keyword advertising.

…E sono anche interessanti a mio avviso se si considerano i benefici per i brand appartenenti a settori che non sono così maturi nel search marketing come l’industria del turismo.

Chiaramente, molti altri sono gli ambienti di ricerca che vanno a sovrapporsi a Zio Google ultimamente, basti pensare ai Motori di Ricerca verticali quali ed alle infinite Communities; ma indubbiamente questi dati costituiscono un’ottimo incentivo e una base per affrontare l’online partendo da quello che, dopo tutto, rappresenta ancora per molti turisti la principale fonte di risposte, e per i travel providers, la principale vetrina verso cui attirarli :).

Voi che ne pensate?

Baci,

Written by saraboargs

settembre 15, 2009 at 3:03 PM

per farmi perdonare…la traduzione della guida SEO di Google

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Buongiorno a tutti !

…ebbene sì….ho la facciazza tosta di rifarmi viva sul mio caro blogghino dopo un mese !!! e tuttavia non potevo fare altrimenti , dati i cambiamenti recenti che mi hanno coinvolta e che mi hanno portata a focalizzare l’attenzione su altre priorità !

Dovete sapere che ho iniziato la mia avventura da SEO trasferendomi da Modena in quel di Treviso (bellissima città, non c’è che dire =) ) da 2 settimane e pertanto le attività offline mi hanno risucchiata parecchio !

…bè…per farmi perdonare…e per restare in tema, ho pensato di farvi un piccolo regalino (consideratelo come pre-natalizio, eheh). In questi giorni,durante parte del tempo libero , ho cercato di tradurre la recentissima guida di Google – SEO Starter Guide (online dal 12 Novembre scorso) , pensando che potesse essere uno strumento utile non soltanto per me (giovvvane ragazza alle prime armi…) , ma anche per tutti coloro che possiedono e/o gestiscono un progetto online e desiderino aumentarne la visibilità !

Quindi….ecco a voi la  google_seo_starter_guide !

….Spero davvero si riveli a voi utile e comprensibile =)

Buona giornata e buon inizio settimana!

Written by saraboargs

novembre 24, 2008 at 9:21 am